Italia
Solo pochi giorni fa, Telefono Arcobaleno denunciava un incredibile aumento della pedofilia in internet, che nel
Ma, a conferma che la pedofilia è un business che non conosce crisi né confini, l’associazione rende noto che il Nucleo Investigativo Telematico ha localizzato, in Toscana e Liguria, i server principali di un’organizzazione criminale che vendeva in rete “Extreme video“, un genere di lungometraggi dedicati alle peggiori aberrazioni pedofile compiute su bambini e bambine di tenerissima età.
L’operazione è scaturita dall’ennesima denuncia presentata alla Magistratura da Telefono Arcobaleno, che da 12 anni si batte contro la pedofilia online e ha già segnalato al N.I.T. e alle polizie di tutto il mondo, ben 10.243 siti a contenuto pedofilo.
Secondo i dati resi noti dal direttore del Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia sulla rete internet, (Cncpo), Domenico Vulpiani,
In base ai dati dell’ultimo rapporto stilato dall’associazione Telefono Arcobaleno, il nostro Paese, risulta tra i Paesi maggiormente coinvolti sul fronte della domanda e quindi della fruizione e dell’acquisto di materiali illegali.
Solo nell’ultimo anno, ha spiegato l’Associazione, ci sono state oltre 3 mila segnalazioni, con punte di oltre
Oggi i siti internet legati al pedobusiness internazionale che registra volumi d’affari enormi, portano le indagini ad espandersi a livello Trasnazionale e a coinvolgere Europa, Asia e America oltre alle maggiori agenzie di intermediazione finanziaria.
Il “pedobusiness”, come descritto nel Report annuale dell’International Observatory on child pornography (l’Osservatorio Internazionale sulla pedofilia e sulla pornografia minorile di Telefono Arcobaleno), è “un chiaro indice del terribile meccanismo economico che alimenta il circuito criminale della domanda e offerta di nuovi materiali pedopornografici”.
Il Presidente di Telefono Arcobaleno, Giovanni Arena, sottolinea che “…la pedofilia on line è aumentata del 131% negli ultimi cinque anni, con il 2007 che si attesta anno record con 39.418 rilevazioni”.
Il ruolo dell’Italia purtroppo “…è sempre più triste, con un’incidenza di utenti e clienti pedofili italiani che triplica e passa dal 2,25% del 2004 al 6,14% del
Nel “mercato atipico del pedobusiness”, inoltre i prezzi salgono e “le opportunità di profitto ormai hanno attratto l’attenzione di professionisti del crimine. Oggi non è più possibile rinviare la necessità, ormai urgentissima di un adeguamento degli strumenti di contrasto di quello che è un vero e proprio crimine contro l’umanità; siamo di fronte ad un paradosso di dimensioni mondiali: mentre da una parte le organizzazioni criminali pedofile si avvantaggiano, per i loro traffici, delle possibilità di amplificare il proprio mercato che offre internet, dall’altro lato è difficile per i diversi Paesi coinvolti nel pedobusiness contrastarlo al di là dei limiti territoriali”, conclude Arena.