Italia
Entro il 1° giugno, gli utenti che effettueranno telefonate satellitari o a numeri speciali a valore aggiunto dovranno ricevere una bolletta separata e saranno finalmente introdotte modalità automatiche di blocco con meccanismi di silenzio-assenso, con la possibilità di riattivare tali numerazioni solo su richiesta individuale e con apposito codice PIN.
In base alle nuove disposizioni Agcom, dal prossimo 30 giugno, “tutti gli utenti che non abbiano manifestato una volontà contraria avranno automaticamente attivato il blocco selettivo delle chiamate a PIN per tutte le numerazioni da cui più spesso originano fenomeni truffaldini (satellitari, per servizi interattivi a sovrapprezzo)”.
Con un provvedimento, tardivo, ma improntato alla massima tutela degli utenti, l’Agcom ha previsto un meccanismo graduale che porterà – attraverso il sistema del silenzio-assenso – al blocco automatico delle numerazioni a sovrapprezzo, ossia delle chiamate dirette a numeri satellitari 008818 e a numeri a valore aggiunto come (199, 899, 892, 178, ecc.), che arrivano a costare anche 15,00 euro al minuto, con guadagni stratosferici per i gestori.
Dal prossimo 31 marzo, dunque, gli operatori dovranno rendere disponibile il sistema di blocco sul mercato – in maniera del tutto gratuita e con modalità semplici ed efficaci – e darne ampia notizia sia sulla bolletta che attraverso altri mezzi di comunicazione.
Dal bimestre successivo, quindi dal 30 maggio, gli utenti potranno decidere se vogliono o meno utilizzare questo tipo di numerazioni, facendone richiesta all’operatore. Per chi non avrà espresso la sua conferma all’uso dei numeri ‘speciali’ entro il 30 giugno, il blocco diventerà automatico.
Con questo sistema – ha spiegato l’Authority – “…solo coloro che effettivamente vorranno utilizzare le numerazioni a sovrapprezzo si vedranno fatturare i relativi addebiti”.
Dal 1° giugno, dunque, sia i telefoni fissi che i telefonini saranno disabilitati all’accesso ai numeri a valore aggiunto sia i telefoni fissi che mobili.
Un provvedimento atteso dalle associazioni dei consumatori, le quali però denunciano che gli operatori telefonici starebbero facendo pressioni per escludere dal provvedimento le numerazioni che iniziano col numero ‘4’, ossia quelle attraverso cui vengono “rifilati” ai consumatori – spesso e volentieri a loro insaputa – servizi in abbonamento per il download di musica e giochi.
Puntuale è arrivata la denuncia di Adiconsum, che parla di “atteggiamento indebito” da parte di alcuni gestori e provider e chiede all’Agcom e al Ministero che non ci siano eccezioni al blocco delle numerazioni a sovrapprezzo, “per evitare l’ennesima emigrazione delle truffe da una numerazione all’altra”.