Europa
Expedia, attiva sul mercato mondiale dei viaggi online, e Casaleggio Associati, società di strategie di Rete, hanno presentato la ricerca “eCommerce in Italia: una crescita con il freno a mano“.
Lo studio, realizzato da Casaleggio Associati, analizza il mercato dell’eCommerce in Italia confrontandolo con quello Europeo.
La nota riferisce che la vendita tramite il canale online è ormai una realtà consolidata all’interno dell’offerta al consumatore finale e rappresenta in alcuni Paesi fino al 6% delle vendite al dettaglio.
Per quanto riguarda il Turismo, settore trainante dell’eCommerce, la percentuale di vendite online è superiore al 20%.
Nel 2007 il fatturato dell’eCommerce europeo è stato pari a 210 miliardi di euro. In Italia sono stati fatturati invece 4,868 miliardi di euro con una crescita del 42,2% rispetto al
“Nel nostro paese, una serie di fattori stanno frenando la crescita del settore”, ha dichiarato Gianroberto Casaleggio, Presidente di Casaleggio Associati.
“In particolare, il rallentamento è evidente nella vendita di beni fisici, tanto che per la prima volta un settore dell’eCommerce in Italia, l’alimentare, ha subito una contrazione. I beni digitali stanno invece crescendo oltre il 50% annuo, a dimostrazione che il mercato è ricettivo”.
Per Casaleggio, “I freni sono da ricercarsi soprattutto nella logistica e nella connettività, ma anche negli investimenti limitati da parte delle società venditrici, che tendono a vedere Internet come accessorio al modello di business esistente, senza puntarci davvero investendo nell’innovazione“.
Le principali società di eCommerce, hanno una forte crescita è cercano fatturato aggiuntivo offrendo i propri sistemi in “white label” a terzi, integrando così le vendite dei negozi fisici.
“La strategia vincente per differenziarsi dalla concorrenza, e realizzare iniziative online di successo, è investire sul livello di servizio al cliente“, ha sottolineato Adriano Meloni, Amministratore Delegato di Expedia.
“Questo consente di ottenere una maggiore fidelizzazione, un’ottimizzazione degli investimenti pubblicitari e un’efficace posizionamento del brand nel mercato di riferimento”.
La competizione sul prezzo, riferisce sempre la nota, è rimasta centrale per i settori più maturi. Nella ricerca di politiche di differenziazione sul servizio, il 2007 è stato anche l’anno in cui sono state avviate iniziative in cui sono coinvolti i clienti nella creazione di valore.