Unione Europea
Accedere a una rubrica centralizzata di un operatore Tlc o di un Service Provider e, con la stessa password di autenticazione, effettuare una connessione VoIP con un altro provider. Questa è l’applicazione sviluppata da Italtel per Fidelity, premiato come miglior progetto Celtic dell’anno 2007 in occasione della terza edizione di Celtic Event, la manifestazione dedicata al programma di ricerca europea nelle tlc che quest’anno si è tenuta a Helsinki il 27 e 28 febbraio.
L’applicazione Italtel, sviluppata per Fidelity, è stata collaudata in campo, mediante uno specifico use case, nell’ambito di una rete di nuova generazione in standard IMS (Ip Multimedia Subsystem). La rete pilota di Fidelity è, in particolare, basata sulla piattaforma Italtel per il controllo e l’attivazione delle connessioni IP e sul database Italtel i-UDB (Universal Data Base), operativo nella rete in qualità di server HSS (Home Subscriber Server) per lo standard IMS. Questo database Italtel è dedicato alla gestione dei profili di utente e al supporto per l’autenticazione e la registrazione degli accessi alla rete.
In sintesi, utilizzando nella sperimentazione Fidelity il database UDB e la Rubrica Centralizzata (Contact Book) come emulatori di due diversi Service Provider, è stato dimostrato che, con un’unica autenticazione, si accede al numero telefonico contenuto nel Contact Book (primo Provider) e, nello stesso tempo, si lancia il servizio VoIP mediante un secondo Provider.
Per offrire tali prestazioni, infine, il database Italtel e l’application server con il servizio Contact Book sono stati dotati di interfaccia Liberty Alliance, ossia lo standard dall’apposito consorzio per assicurare ai Service Provider una efficace e sicura gestione delle complesse procedure di autenticazione dell’identità digitale sui propri database.
Proprio in virtù dell’esigenza di semplificare le procedure di autenticazione nasce il concetto di Federated Identity Management, e quindi di uno standard Liberty Alliance utilizzato nell’ambito di Fidelity. Infatti, l’obiettivo del progetto si è focalizzato sulla costituzione di una rete federata pilota formata da Circle of Trust, per consentire ai Service Provider di realizzare specifici accordi economici e commerciali con gli Identity Provider, i gestori delle credenziali di identificazione degli utenti ma anche i fornitori di servizi evoluti di eBusiness, eGovernment, eHealth.
In questo modo, grazie agli accordi preventivi stabiliti nel contesto della rete federata, è possibile realizzare un ambiente sicuro e semplificato per tutte le transazioni del navigatore in rete. L’utente Internet, infatti, del tutto garantito in termini di protezione della privacy, può navigare da un sito all’altro in modalità Single Sign On, ossia con una sola e unica password di autenticazione.
“L’Identity Management – ha dichiarato al riguardo Maurizio Pignolo, responsabile Italtel per il coordinamento dei progetti europei di ricerca – è un tema centrale della Ricerca e Sviluppo Italtel focalizzata sui prodotti Data Layer delle reti di nuova generazione. La gestione degli accessi e delle autenticazioni diventa essenziale per il buon funzionamento e la sicurezza sia di reti NGN sia IMS. Grazie a Fidelity e a programmi nazionali di ricerca sull’identità digitale, i nostri prodotti Data Layer sono ora compatibili sia con le specifiche del consorzio 3GPP sia con quelle Liberty Alliance”.
“Se l’accesso alla rete è tanto sicuro quanto il più possibile semplificato – tiene a sottolineare Maurizio Pignolo – ne trae beneficio tutto il sistema, sia in termini di affidabilità dei servizi di rete sia sotto il profilo dell’economia di gestione. Inoltre il progetto Fidelity conferma che molti Service Provider stanno sempre più assumendo il ruolo di Identity Provider. Per questo proseguiremo nella partecipazione ad altri progetti di respiro europeo che hanno per tema l’identità digitale e la sua gestione.”