Gran Bretagna
È costata cara a una donna britannica, la passione per il telefilm Friends.
La donna, moglie di un amministratore comunale il cui nome non è stato reso noto, stava infatti scaricando 4 episodi della serie sul telefonino del marito che, però, per lavoro è dovuto recarsi in Germania mentre il download era ancora in corso.
Appena atterrato, dunque, il download è ricominciato e, a causa dei costi del roaming dati, è arrivato a costare la bellezza di 11 mila sterline: una cifra esorbitante comunque, ma incredibile se si pensa che l’operazione sarebbe stata gratuita se fosse stata conclusa in Gran Bretagna.
La coppia britannica ha scoperto l’esorbitante addebito appena il marito è rientrato in patria e l’operatore lo ha contattato per avvertirlo.
L’operatore incriminato è Vodafone, ma – come sottolineato anche dal Commissario Ue ai media e alla società dell’informazione, Viviane Reding – si tratta di un ‘business’ che accomuna tutti gli operatori mobili europei.
La Ue è già intervenuta lo scorso anno per calmierare i costi delle chiamate vocali da un Paese europeo all’altro, introducendo a giugno 2007 la cosiddetta eurotariffa.
Grazie a questo intervento, la tariffa media praticata per effettuare una chiamata è scesa da 0,69 centesimi di euro al minuto del terzo trimestre a 0,62 centesimi negli ultimi tre mesi 2007.
Per ricevere una chiamata si è pagato in media 0,30 centesimi, contro 0,34 dei tre mesi precedenti.
Ma se gli operatori non faranno scendere i prezzi anche per i dati entro il 1° luglio, l’esecutivo calerà l’euromannaia anche su queste tariffe, che riguardano le connessioni internet.
Ed Richards, presidente dell’Authority britannica per le tlc, è intervenuto sottolineando che l’Autorità indagherà sulla questione.
Il ventilato intervento della Commissione, a dire il vero, ha già avuto come effetto una corsa al ribasso su base ‘volontaria’ delle tariffe dati in roaming.
Vodafone, ad esempio, ha deciso di tagliare le tariffe, portando a 15 euro al giorno (inclusi 50 MB di traffico dati) il costo per collegarsi a internet dal telefonino o dal portatile mentre si viaggia. Se si è un cliente business, la tariffa Vodafone è di 60 euro al mese.
Altri operatori – Kpn (Olanda), E-Plus (Germania), Base (Belgio), Play (Polonia) e Gruppo 3 (Gran Bretagna, Italia, Irlanda, Austria, Svezia e Danimarca) – hanno fissato il prezzo all’ingrosso a 25 centesimi per ogni MB di dati scaricato in roaming.
La Reding si è comunque dimostrata scettica di fronte a questo pullulare di offerte ‘volontarie’ e si è detta ancora preoccupata per gli alti prezzi che i consumatori europei devono pagare per inviare e ricevere sms e per navigare in internet da rete mobile all’estero.
“Terremo d’occhio molto da vicino gli sviluppi di questi settori e risponderemo in maniera adeguata da qui alla fine dell’anno”, ha fatto sapere il Commissario, sottolineando che l’esecutivo valuterà con la massima attenzione anche la questione della tariffazione al minuto.
Non è comunque la prima volta che Vodafone si trova al centro di un caso del genere: il britannico Ray Elmitt si è visto addebitare una bolletta da 1.150 sterline per un’ora di connessione alla rete aziendale mentre si trovava in Spagna.
Un fatto veramente irritante, soprattutto perché gli operatori spesso si lamentano del mancato decollo dei servizi internet mobile, invece di introdurre tariffe veramente competitive per sollecitarne un uso più massiccio da parte dei clienti che viaggiano per affari o per piacere e che sempre più spesso portano con loro computer o telefonini dotati di connessione internet.