Tv LCD: l’unione fa la forza o solo cartello? L’Antitrust perquisisce gli uffici di Sharp e Hitachi

di Raffaella Natale |

Giappone


I presidenti di Canon, Hitachi e Martsushita

L’Antitrust giapponese non ci sta. Troppe mosse strane sul mercato degli schermi piatti. Giusto alcuni giorni fa  la notizia che Sony vorrebbe acquistare da Sharp un terzo dell’impianto da 2,3 miliardi di euro per la produzione di schermi LCD.

Ora si apprende che la giapponese Canon acquisisce una partecipazione in un’azienda di Hitachi per la produzione di schermi a cristalli liquidi. L’operazione si concluderà con la successiva acquisizione della controllata da parte di Canon. Entro il 31 marzo la società d’elettronica giapponese rileverà il 24,9% di Hitachi Displays per 43,2 miliardi di yen (270 milioni di euro).

 

L’Autorità vuole però vederci chiaro e stamattina ha deciso di far partire le perquisizioni. Oggi è toccato agli uffici di Sharp e Hitachi, sospettati d’aver fatto cartello.

Gli ispettori della Fair Trade Commission (FTC) hanno messo sottosopra le sedi delle due società come è stato confermato dai dirigenti che però non hanno precisato le ragioni di questa visita non attesa, o forse sì?

 

Secondo i media giapponesi, Sharp e Hitachi avrebbero stretto un patto per i prezzi degli schermi LCD destinati alle console da videogiochi di Nintendo.

Questa ultima ha detto di non essere a conoscenza di questo presunto accordo, aggiungendo, “non sappiamo se Nintendo sia all’origine di questa inchiesta della FTC”.

 

Il settore è in movimento, è evidente, e si stanno decidendo una serie di alleanze fra i produttori giapponesi di televisori per cercare di produrre un numero sufficiente di schermi, bilanciando però gli investimenti con il continuo declino dei prezzi.

 

La valorizzazione di Hitachi Displays tiene conto del fatto che quest’ultima  detiene la metà di un’altra società, IPS Alpha Technology, sempre attiva sul mercato dei televisori piatti.

Hitachi Displays, che conta 12.000 dipendenti, ha realizzato nel 2006-2007 un fatturato da 200 miliardi di yen.

 

Le ultime decisioni fanno seguito alla recente partnership tra Canon, Matsushita e Hitachi.

A fine dicembre, i tre gruppi aveva annunciato un’alleanza nella produzione di schermi a cristalli liquidi (LCD) e materiali elettroluminescenti (OLED) per televisori e altri dispositivi.

 

Secondo i termini di questo accordo, in un primo tempo Matsushita e Canon si impegnano a prendere individualmente una partecipazione del 24,9% in Hitachi Displays, mentre Hitachi conserverà il restante 50,2%.

Subito dopo, ma questo nell’accordo non è scritto, Canon arriverà ad acquisire fino al 90% di Hitachi Displays.

 

Matsushita dovrebbe, invece, acquistare per 66 miliardi di yen quasi tutti i titoli di IPS Alpha Technology (di cui i quattro quinti di quelli detenuti da Hitachi Displays), dopo aver recuperato, entro il 31 marzo, il 15% detenuto da Toshiba, ormai alleato a Sharp in questo settore.

 

Attraverso queste complesse transazioni, Canon vuole assicurare un approvvigionamento stabile di piccoli e medi schermi LCD di alta qualità, per le proprie macchine fotografiche e altri dispositivi (stampanti, apparecchi medici…).

 

Quanto a Matsushita, rafforzando il proprio controllo su IPS Alpha Technology, intende assicurarsi un importante volume nella produzione LCD per aumentare la produzione di televisori di questo tipo.

IPS Alpha costruirà in Giappone una nuova fabbrica di schermi per 300 miliardi di yen. La produzione partirà dal 2010.

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