Unione Europea
La Commissione europea ha varato oggi un nuovo programma per una maggiore sicurezza dei minori che navigano in internet.
Di fronte alla diffusione recente di servizi di comunicazione del web 2.0, come i siti di socializzazione, il nuovo programma intende lottare non solo contro i contenuti illeciti, ma anche contro comportamenti dannosi come il bullismo in linea e l’adescamento in rete a scopi sessuali.
Basandosi sul successo del precedente programma del 2005, il nuovo programma fruisce di una dotazione di bilancio di 55 milioni di euro e abbraccia il periodo 2009-2013.
“Il programma ‘Safer Internet’ è un buon esempio di intervento europeo che ha conseguenze dirette sulla vita quotidiana dei cittadini. Sono sempre più numerosi i bambini e gli adolescenti europei che usano le tecnologie in linea a casa e a scuola, da cui l’esigenza di un’informazione adeguata sia dei ragazzi che dei loro genitori ed insegnanti sulle opportunità di internet e sui rischi correlati alla rete”, ha affermato José Manuel Barroso, Presidente della Commissione europea.
“Con il nuovo programma la Commissione europea intende portare avanti gli interventi già avviati per creare un ambiente in linea più sicuro per i nostri ragazzi, incoraggiando le iniziative di autoregolazione e una maggiore sensibilizzazione della società. In presenza di contenuti illeciti in linea, le autorità pubbliche saranno in grado di prendere contromisure rapide e incisive grazie al rafforzamento dei sistemi di segnalazione”.
“L’Unione europea ha già ampiamente contribuito in passato a fare di internet un luogo più sicuro per i minori, ma resta ancora molto da fare”, ha aggiunto Viviane Reding, Commissario responsabile della società dell’informazione e dei media.
“Anzi – ha aggiunto – i nuovi usi delle tecnologie richiedono un’intensificazione degli interventi. Sono convinta che il nuovo programma per un web più sicuro farà dell’Europa un modello nel campo della protezione dei minori nei confronti di abusi perpetrati in linea e attraverso i telefoni cellulari”.
Le finalità del nuovo programma sono:
Ridurre i contenuti illeciti e lottare contro i comportamenti dannosi in linea. Saranno creati punti di contatto nazionali ai quali segnalare i contenuti illeciti e i comportamenti dannosi in linea, in particolare il materiale pedopornografico e le manipolazioni psicologiche sui minori a scopi sessuali;
Promuovere un ambiente in linea più sicuro. Saranno incoraggiate le iniziative di autoregolazione e sarà promosso il coinvolgimento dei minori e dei giovani nella creazione di un ambiente in linea più sicuro, in particolare attraverso gruppi di giovani;
Sensibilizzare il pubblico, con interventi destinati ai minori, ai loro genitori e agli insegnanti. Lo scopo è favorire l’effetto moltiplicatore con lo scambio di buone pratiche attraverso la rete di centri di sensibilizzazione nazionali. È previsto il sostegno di punti di contatto ai quali i genitori e i minori potranno rivolgersi per avere una risposta su come navigare in linea in sicurezza;
Creare una base di conoscenze riunendo i ricercatori attivi nel campo della sicurezza dei minori in linea a livello europeo. Si tratta di creare una base di conoscenze sull’uso delle nuove tecnologie da parte dei minori e sugli effetti e i rischi di tali tecnologie sui minori e utilizzarla per migliorare l’efficacia degli interventi in atto nell’ambito del programma Safer Internet.
La proposta odierna, spiega la Commissione, tiene conto dei risultati di una consultazione pubblica sul programma Safer Internet e sulle tecnologie in linea per i minori svoltasi da aprile a giugno 2007 e considera anche delle raccomandazioni formulate dagli stessi ragazzi in occasione del Forum paneuropeo della gioventù organizzato dalla Commissione europea per la giornata Safer Internet 2008.
Oltre al programma per un internet più sicuro sono state realizzate altre iniziative grazie all’accordo del febbraio 2007 con i più importanti operatori mobili per lo sviluppo di codici di autoregolazione e la tutela dei minori nell’uso dei cellulari.
Più recentemente anche il settore della telefonia mobile ha annunciato l’intenzione di sbarrare l’accesso alla pedopornografia sui telefoni cellulari.