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La web company Google starebbe studiando la possibilità di distribuire la pubblicità nei video messi online sui propri siti partner. L’indiscrezione è stata riportata dal New York Times e dal Wall Street Journal.
Il programma AdSense for Video, consentirà a questi portali, che sono già una ventina compresi Revver e Blip, di inserire un banner sui video o un testo che occuperà una piccola porzione delle immagini.
Questa nuova modalità di distribuzione della pubblicità, già usata da diversi siti, troverebbe il favore degli inserzionisti, che la considerano una valida alternativa agli spot diffusi prima del lancio del contenuto video.
AdSense è un algoritmo che scansiona in automatico il contenuto delle pagine web e pubblica in una sezione dedicata gli annunci più pertinenti al sito. La remunerazione è basata principalmente sul sistema del pay-per-click: Google paga qualche centesimo di dollaro ogni volta che un utente clicca sull’annuncio AdSense. Un’ altra forma di guadagno può essere ottenuta con il CPM, ovvero il costo per mille impression.
Adesso al vaglio della società anche la possibilità di considerare questa nuova opportunità offerta dai numerosi servizi di video-sharing.
Grazie all’accordo con YuMe, un noto video advertising network, il servizio AdSense potrà giovarsi di “striscette” pubblicitarie per le clip.
Gli inserzionisti potranno anche diversificare le campagne scegliendo fra vari formati. Inoltre, è previsto che il cosiddetto “overlay” per le clip sia realizzabile sia in versione testuale che video.
Il programma consentirà inoltre di sfruttare economicamente il crescente successo dello streaming video auto-prodotto. Gli editori potranno così fatturare di più e investire sullo sviluppo delle proprie piattaforme.
Inoltre la pubblicità guadagnerà un nuovo canale di distribuzione, in un ambito che si mostra già in piena espansione.