Italia
Si sta diffondendo notevolmente il servizio di connessione ad Internet tramite le cosiddette “connect card“, ovvero apparecchi (card o penne usb da inserire nel pc) che consentono di collegarsi ad Internet viaggiando attraverso tecnologie UMTS, GPRS, HSDPA, EDGE, GSM, senza utilizzare
Nel contempo, rende noto l’Aduc, “…al nostro servizio di consulenza online giungono diverse segnalazioni che denunciano importi spropositati nelle bollette rispetto al loro abituale consumo. I gestori, interpellati, hanno risposto che ciò era dovuto al superamento del limite di traffico mensile”.
Le tariffe di questo servizio, sottolinea l’associazione, sono in pacchetti a consumo o a tempo. Se il bundle (il limite di traffico) viene superato, la connessione non si ferma, ma si determina un improvviso cambio tariffario, in modo tanto automatico quanto molto costoso e invisibile anche perché i sistemi di controllo dei gestori non funzionano o non sono aggiornati in tempo reale.
Sforare il bundle è semplice: basta utilizzare i programmi che impiegano un numero consistente di bites, come, ad esempio, quelli per scaricare filmati o musica. Può anche accadere che il computer, per lo scarso segnale, si connetta ad Internet con una tecnologia diversa rispetto a quella scelta, sfruttando la rete di altri gestori, a costi diversi da quelli noti.
Talvolta, i gestori avvertono l’inconsapevole utente dell’eccessività (o anomalia) dei consumi e sospendono il servizio lasciandolo in una condizione di totale impotenza di fronte a “manovre” o connessioni incontrollabili del proprio modem.
Questo sistema, sottolinea l’Aduc, nasconde delle incognite, dal momento che:
– Ai sensi dell’art. 1341 cc, determina un eccessivo squilibrio contrattuale ai danni dell’utente: la consapevolezza del collegamento e del suo costo è solo del gestore;
– Viola l’art. 60 comma 2 del codice delle comunicazioni elettroniche: “gli abbonati possono sorvegliare e controllare le proprie spese ed evitare una cessazione ingiustificata del servizio”.
Per questo l’Aduc consiglia di contestare le bollette con lettera raccomandata a/r di messa in mora, seguendo questo facsimile disponibile sul sito dell’associazione.