Rai: la campagna elettorale riapre il confronto. Quale futuro alla luce di quanto sta succedendo in Francia dopo la proposta Sarkozy?

di Raffaella Natale |

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La questione dell’audiovisivo pubblico non riguarda solo la Francia, dove negli ultimi giorni si sono registrate grosse mobilitazioni contro la proposta di Nicolas Sarkozy di eliminare la pubblicità dalla Tv di Stato.

Il problema è molto più esteso e sicuramente sono tanti i Paesi Ue dove è in atto una riforma del sistema radiotelevisivo. Al centro del dibattito due questioni fondamentali: la forte ingerenza del potere politico e l’appiattimento su linee strategiche che sono quelle dettate dalle Tv commerciali.

 

In Italia, la crisi di governo, non ha permesso di portare a compimento l’opera avviata dal Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, ovvio che anche questo argomento sarà al centro dei programmi elettorali.

Walter Veltroni ha già fatto sapere che sta pensando a un amministratore unico per la Rai.

Ma la questione non è di facile soluzione, i partiti sono realmente disposti a rinunciare al proprio potere sulla Tv pubblica?

La partita più complessa si gioca proprio su questo campo, basterà sostituire gli incarichi ai vertici?

 

Da molto tempo ormai si attendono cambiamenti profondi nella struttura e nella gestione della Rai. Bisognerà valutare eventualmente se si intende eliminare la pubblicità anche dalle nostre reti pubbliche, puntando sulla qualità del servizio, e se questo creerebbe vantaggio alle emittenti private.

Sulla Rai è intervenuto anche il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini che stamattina a proposito di liberalizzazioni ha detto d’essere per la privatizzazione della Rai e vorrebbe che in campagna elettorale anche Silvio Berlusconi e Walter Veltroni dicessero la loro su questo punto.

In precedenza Casini aveva lodato il Ddl Lanzillotta sulle liberalizzazioni dei servizi pubblici locali: “…Noi siamo perfettamente d’accordo con quel provvedimento che – ha ricordato – venne bloccato dai veti di Rifondazione comunista”.

 

E’ stato intanto raggiunto un importante accordo tra la Rai e il Mobile Experience Lab del MIT (Massachusetts Institute of Technology) di Cambridge, una delle più importanti università al mondo.

Il memorandum d’intesa, informa una nota aziendale, si prefigge la creazione di un’alleanza di conoscenze nell’area dei media interattivi per esplorare e prefigurare lo sviluppo dei media, delle piattaforme web e dei contenuti online, con l’obiettivo di dare vita ad una visione comune del media future (web Tv e mobile applications) anche alla luce dello sviluppo di nuove tecnologie.

Il Mobile Experience Lab è il centro ricerche del prestigioso Massachusetts Institute of Technology nato per reinventare e riprogettare in modo inusuale i collegamenti fra persone, informazioni e luoghi fisici attraverso tecnologie d’avanguardia.

I direttori del Progetto sono per il MEL Federico Casalegno (Direttore del MIT-Mobile Experience Lab) e per la RAI Piero Gaffuri (Direttore di Rai Nuovi Media). Anche la Direzione Nuovi Media è coinvolta nel progetto in sinergia con la Direzione Strategie Tecnologiche.

 

Claudio Cappon, direttore generale Rai, sul progetto ha affermato: “…Questo accordo raggiunto sul memorandum d’intesa con il prestigioso MIT e con il suo Mobile Experience Lab è la dimostrazione concreta che la Rai lavora per essere leader anche nei New Media. Le nuove piattaforme, il web, i telefoni cellulari, sono presidi su cui la Rai vuole essere protagonista per ampliare il suo pubblico, i suoi ricavi pubblicitari e la forza del suo marchio. L’accordo va fortemente in questa direzione e siamo orgogliosi che il Massachusetts Institute of Technology sia con noi in questa avventura”.

 

Piero Gaffuri ha aggiunto che “…La sinergia con il Mobile Experience Lab del Massachusetts Institute of Technology è un importante passo verso la ‘multimedializzazione’ del sistema editoriale della Rai. E’ anche una risposta alle richieste del ‘nuovo pubblico’, quello multimediale che si colloca tra le fasce giovanili più attente ai nuovi media e i suoi contenuti innovativi. La fascia di età tra 15 e 34 anni costituisce infatti il 49% del pubblico di Internet, rispetto al 36% del pubblico del satellite ed al 20% di quello della Tv generalista”.

 

Federico Casalegno, Direttore del Mobile Experience Lab del MIT, ha infine affermato: “Il nostro Mobile Experience Lab del Massachusetts Institute of Technology e Rai Nuovi Media hanno avviato una collaborazione strategica di lungo termine per una ricerca avanzata nell’area dei media interattivi e del futuro dei contenuti, per esplorare e comprendere le evoluzioni dei media, le piattaforme web e i contenuti online. L’area principale di attività sarà dedicata a creare una visione del futuro dei media e della tecnologia, includendo lo studio di mobile device, piattaforme innovative e format per la web Tv”.

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