Europa
Nel tentativo di evitare un nuovo intervento della Commissione, molti importanti operatori mobili europei hanno deciso di tagliare ‘volontariamente’ i prezzi per lo scambio dati tra i diversi paesi del continente.
Anche Vodafone – dopo Kpn, Base, E-Plus, Play e Gruppo 3 – ha infatti deciso di ridurre del 45% le tariffe per il traffico dati in roaming per i clienti business che utilizzano servizi wireless per computer portatili.
Da giugno, dunque, la tariffa massima mensile Monthly Travel Tariff, dedicata alla clientela Business, permetterà di navigare su Internet all’estero al prezzo di 60 euro, con un risparmio di oltre il 20% rispetto all’attuale tariffa, mentre la tariffa giornaliera Daily Travel Tariff – che consente a tutti i clienti Vodafone di collegarsi a Internet dai paesi europei al costo di 15 euro per la clientela consumer, 12 euro + Iva per la clientela Business inclusi 50 MB di traffico dati – verrà affiancata da un’offerta valida anche per paesi extra europei.
Ad esempio, in USA, Sud Africa e Asia Pacifico si potranno scambiare 50 MB di dati al costo di 30 euro al giorno.
Allo stesso tempo, la quantità di dati utilizzabile passerà a 150MB nella maggior parte dei Paesi europei, dagli attuali 100MB.
Scatteranno invece prima, precisamente da dal 1° marzo, le nuove tariffe per lo scambio dati in roaming di Kpn (Olanda), E-Plus (Germania), Base (Belgio), Play (Polonia) e Gruppo 3 (Gran Bretagna, Italia, Irlanda, Austria, Svezia e Danimarca).
I 5 operatori – che contano su un bacino di 295 milioni di utenti in 10 Paesi pari al 60% di tutti gli utenti mobili europei – hanno fissato il prezzo all’ingrosso a 25 centesimi per ogni MB di dati scaricato in roaming.
Una mossa che vuole essere “…una sfida ai competitor europei a fare altrettanto”, dicono i 5 operatori in una nota, sottolineando come attualmente il costo medio al dettaglio per la trasmissione dati in roaming e’ di 5,24 euro a MB.
La storia, insomma, si ripete e gli operatori cercano di ingraziarsi il Commissario Viviane Reding, deciso a imporre alle società mobili un tetto massimo anche per lo scambio dati dopo l’introduzione, a giugno 2007, dell’eurotariffa per le chiamate vocali.
Grazie a questo intervento, la tariffa media praticata per effettuare una chiamata è scesa da 0,69 centesimi di euro al minuto del terzo trimestre a 0,62 centesimi negli ultimi tre mesi 2007.
Per ricevere una chiamata si è pagato in media 0,30 centesimi, contro 0,34 dei tre mesi precedenti.
Pur apprezzando il fatto che gli operatori europei non hanno tentato di compensare i mancati introiti legati alla riduzione delle tariffe del roaming aumentando i costi di altri servizi, la Reding si è detta ancora preoccupata per gli alti prezzi che i consumatori europei devono pagare per inviare e ricevere sms e per navigare in internet da rete mobile all’estero e ha chiesto agli operatori di ridurre queste tariffe per evitare un nuovo intervento.
“Terremo d’occhio molto da vicino gli sviluppi di questi settori e risponderemo in maniera adeguata da qui alla fine dell’anno”, ha fatto sapere il Commissario, sottolineando che l’esecutivo valuterà con la massima attenzione anche la questione della tariffazione al minuto.
Visto che le tariffe sono già così alte, perché un consumatore che effettua una chiamata di 20 secondi deve pagare come se avesse parlato per un minuto?