Italia
Sono 179 le offerte iniziali valide per tutti i 35 diritti d’uso in vista dell’assegnazione dei diritti d’uso del WiMax, per un valore di 49 milioni e 800 mila euro.
Entra dunque nel vivo la competizione per l’aggiudicazione delle licenze, che in base alle offerte presentate porteranno a una copertura capillare di tutto il territorio nazionale.
Grande protagonista, la società del gruppo Mediaset Elettronica Industriale – che possiede le reti di telecomunicazioni con cui vengono diffusi la maggior parte dei servizi televisivi del gruppo e che si occupa della loro realizzazione e manutenzione – che ha presentato offerte per tutto il territorio nazionale, così come Telecom Italia, Ariadsl, A.F.T., E-Via (Gruppo Telit), Wind e Toto Costruzioni.
In posizione più defilata rispetto alle premesse, Fastweb, che gareggia soltanto per le licenze regionali in Lombardia e Veneto.
Si passa ora alla seconda fase della gara, quella dei rilanci, a cui sono ammesse solo le società che hanno presentato offerte ritenute valide.
La seconda fase dell’asta, quella dei cosiddetti miglioramenti competitivi, partirà il prossimo 13 febbraio e dovrebbe durare pochi giorni.
In base a quanto stabilito dal regolamento, chi risulterà vincitore in più di una graduatoria dovrà comunicare, all’inizio della fase dei rilanci, per quale blocco intende mantenere i diritti connessi con l’aver presentato la migliore offerta.
Le frequenze WiMax, secondo il ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, “sono tra gli strumenti più efficaci” per ridurre il digital-divide e per l’affermazione della banda larga quale “nuovo servizio universale del XXI secolo”.
“L’interesse che si è manifestato per la gara, con offerte iniziali su tutti i lotti di frequenze, è un segnale incoraggiante per la fase successiva”, ha aggiunto il ministro, sottolineando che “la diffusione del WiMax costituirà una grande opportunità per incrementare la competitività delle imprese sia sul mercato interno, sia su quello internazionale”.
Il WiMax, in Italia come in Europa utilizza la banda 3.5 GHz. La tecnologia, sfruttando la propagazione via radio, è in grado di coprire in modo economico anche le aree più difficilmente raggiungibili e permette di realizzare connessioni alla rete ad alta velocità (fino a 74 Mbit/s) in un raggio di circa 50 chilometri, contro le poche decine di metri del Wi-Fi.
Secondo la società di ricerca Maraved, il WiMax supererà quota 100 milioni di utenti entro il 2014. Il mercato per quella data dovrebbe arrivare a valere oltre 42 miliardi di dollari.
Entro la seconda metà di quest’anno, la tecnologia verrà integrata nella maggior parte dei laptop, per passare poi gradualmente a diventare una componente essenziale di smartphone e dispositivi consumer electronics.