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Wind: S&P’s alza il rating a BB+. Gubitosi, ‘Società solida. Nessun bisogno di nuove risorse’

Italia


L’ingresso di un fondo di private equity nel capitale di Weather Investments, non riguarda Wind.

Le finanze dell’operatore italiano, l’unica alternativa a tutto campo a Telecom Italia, sono solide ed “…eventuali operazioni finanziarie riguarderanno solo la controllante Weather”.

Lo ha precisato in un’intervista a Class-Cnbc l’amministratore delegato della società, Luigi Gubitosi, il quale ha tenuto a precisare che Wind “…non ha bisogno di nuove risorse”, anche alla luce del fatto che negli ultimi due anni sono stati rimborsati in anticipo debiti per 1 miliardo e mezzo di euro.

 

La società ha anche incassato il giudizio positivo dell’agenzia di rating Standard & Poor’s che ha rivisto al rialzo da B+ a BB-, il rating di lungo termine di Wind e confermato l’outlook stabile.

S&P’s ha spiegato che “l’upgrade riflette la perdurante buona performance operativa e finanziaria e la forte capacità di generazione di cassa, che ha consentito di pagare, in anticipo rispetto alla scadenza, 492 milioni di debito a dicembre 2007″ .

 

Al 30 settembre 2007, l’indebitamento netto della società era pari a 6,4 miliardi, in calo di 560 milioni di euro rispetto ai 7 miliardi di euro registrati al 31 dicembre 2006. Gli investimenti ammontano invece a 473 milioni di euro, in crescita del 33%.

 

Risultati – sottolineava l’ad – “estremamente soddisfacenti” e funzionali al rimborso anticipato del debito.

 

Nel corso del 2007, infatti, si è registrata una forte generazione di cassa – pari a 575 milioni di euro. Un risultato in grado di permettere al gruppo di anticipare il rimborso delle quote di debito previste per fine 2009 e metà 2010 per un importo totale di circa 500 milioni di euro.

 

Wind conta 15,3 milioni di utenti mobili, 1,33 milioni di utenti fissi (cresciuti del 61% rispetto all’anno precedente) e 942 mila clienti a banda larga.

 

Nel 2008, ha spiegato quindi Gubitosi, la società continuerà nel percorso di estinzione anticipata del debito grazie alla crescita continuata e sostenuta della liquidità. Nel 2007, l’Ebitda dovrebbe attestarsi a 1,8 miliardi di euro e nuove capacità dovrebbero arrivare dalla vendita delle torri di trasmissione – che dovrebbe generare introiti per almeno 2 miliardi di euro – e dall’aggiudicazione delle frequenze WiMax (Wind ha presentato offerte per tutto il territorio nazionale), funzionali a completare l’offerta mobile e fissa.

 

La saturazione del mercato, ha quindi aggiunto Gubitosi, pone al gruppo la necessità di crescere più e meglio, anche alla luce del previsto rallentamento della crescita del mercato e della temibile concorrenza di Telecom Italia, rafforzata dall’arrivo del nuovo management. Riguardo la separazione della rete, Gubitosi ha sottolineato che potrebbe trattarsi di uno sviluppo positivo per il settore, purché non si limiti soltanto all’ultimo miglio, ossia quella parte della rete “diventerà obsoleta nei prossimi anni”.

 

Nelle scorse settimane il tycoon Naguib Sawiris – patron di Weather Investments e di Orascom Telecom – ha annunciato l’intenzione di cedere una parte del capitale della holding che raggruppa gli asset telecom, tra cui il 100% di Wind, a un fondo di private equity, dopo che le persistenti turbolenze dei mercati sembra abbiano fatto tramontare definitivamente l’ipotesi di quotazione in Borsa.

 

La chiusura della vendita – che secondo le informazioni rilanciate dal WSJ riguarderebbe una quota del 10-12% di Weather – dovrebbe avvenire a stretto giro.

La holding che fa capo al miliardario Sawiris ha acquisito il 63,9% di Wind da Enel nel 2005 e ha perfezionato l’operazione a dicembre 2006 con l’acquisto del restante 26,1% per un corrispettivo complessivo di 12,2 miliardi di euro.

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