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‘Il pranzo è servito’: nel menu di Pier Silvio Berlusconi e James Murdoch cinema per il digitale terrestre e diritti calcio. Soltanto?

Italia


Voci insistenti di una trattativa lunga settimane per un accordo tra i due grandi gruppi media: istruttoria in mano ai figli per un accordo finale da far siglare ai padri. Un accordo strategico che potrebbe andare al di là dei confini nazionali? Forse. Ma ciò che preme sono i probabili equilibri politici del dopo-elezioni, nel caso in cui Berlusconi dovesse tornare a Palazzo Chigi.

 

 

 

Il futuro del mercato televisivo sarà caratterizzato da un ‘patto di ferro’ tra Mediaset e Sky Italia? Forse, ma una cosa è certa: le trattative sono già in corso.

Il fine settimana è, infatti, stato caratterizzato da un importante pranzo di lavoro che ha visto seduti allo stesso tavolo, l’uno di fronte all’altro, i due giovani trentenni eredi di casa Berlusconi e Murdoch, quelli chiamati a tenere le redini delle due società media. James da dicembre è stato messo a capo di tutte le attività in Europa e Asia, mentre il rampollo di casa Berlusconi è dal 2000 vicepresidente di Mediaset.

 

Pier Silvio e James, figlio minore del tycoon Rupert Murdoch, hanno discusso di tante cose, tra le altre, la possibilità che la nuova offerta pay di Mediaset – cinema e telefilm per la programmazione in digitale terrestre – trovi spazio anche sul satellite di Sky Italia.

Ma spazio anche per la necessità di rinnovare gli accordi sui diritti del calcio dei grandi club.

Durante il pranzo si è discusso anche dell’evoluzione di diverse piattaforme tecnologiche, compresi IPTV e videofonini, del quadro politico del Paese con le ripercussioni sul mercato radiotelevisivo e dell’azione della Ue, tra norme e paletti antitrust con i quali entrambi i gruppi devono fare i conti.

 

Tra le due società si potrebbe ricostruire un rapporto di fiducia e collaborazione, dopo alcuni anni di contrasti.

Grande responsabilità per i due ragazzi chiamati a dirigere società potenti sul mercato televisivo: News Corp fattura 30 miliardi di dollari l’anno, mentre Mediaset 4 miliardi di euro.

James, alla guida di BSkyB in Gran Bretagna, ha dimostrato grandi capacità facendo salire i profitti della pay Tv, al di qua della Manica, Pier Silvio si è contraddistinto per aver lancio l’offerta calcio in pay-per-view con card ricaricabile, ma anche per la sua abilità nel gestire le relazioni col presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, e l’amministratore delegato Giuliano Adreani.

 

Nei prossimi giorni sapremo di più su questo incontro che è stato “molto cordiale” e ha sbloccato la trattativa sui contenuti. “Mancano solo alcuni dettagli“, fanno sapere i ben informati.

 

Da tempo ormai Mediaset e Sky stanno valutando la possibilità che i film e i telefilm, acquistati dall’azienda di Cologno Monzese da Universal e Warner, possano andare anche sul satellite di Sky oltre che sulla pay Tv appena lanciata da Mediaset sul digitale terrestre.

Intanto è stato trovato un accordo sul calcio: il gruppo di Murdoch comprerà dall’azienda Berlusconi i diritti sui grandi club per i quali la stessa Mediaset ha cominciato  a esercitare le opzioni fino al campionato 2009-2010.

 

Si apprende nel frattempo che la Commissione Servizi e Prodotti dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, presieduta da Corrado Calabrò, ha comminato sanzioni pecuniarie alle società RTI (Mediaset) e Rai per la violazione del Codice Tv e minori.

 

La sanzione nei confronti di RTI, di 200 mila euro – sottolinea una nota dell’Agcom – riguarda il servizio diffuso dal Tg5 il 18 luglio 2007 sull’incidente probatorio disposto in relazione ai presunti abusi sessuali subiti da alcuni bambini di una scuola materna di Rignano Flaminio.

 

L’Autorità ha ritenuto particolarmente grave tale violazione in considerazione della delicatezza della tematica, relativa ad un’inchiesta giudiziaria nella quale sono coinvolti minori, anche per i rischi connessi alla instaurazione di sommari processi mediatici su questioni tanto dolorose e capaci di suscitare morbose attenzioni quali quelle che coinvolgono bambini.

 

Le sanzioni nei confronti della Rai – prosegue l’Autorità – riguardano: un servizio di particolare violenza sui ‘bambini soldato’, andato in onda sul Tg1 delle ore 20,00 del 21 aprile 2007, per un importo di 100 mila euro; un episodio del telefilm Lost, diffuso da Rai2, al cui interno erano presenti scene di forti impatto emotivo per un pubblico di minori nella fascia oraria della televisione per tutti, per un importo di 100 mila euro; un telefilm della serie NCIS in onda su Rai2 in prima serata, non adatto ai minori, per un importo di 50 mila euro.

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