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Il tycoon egiziano Naguib Sawiris ha annunciato l’intenzione di cedere una parte del capitale della holding Weather Investments – che raggruppa gli asset telecom, tra cui il 100% di Wind – a un fondo di private equity.
Oltre a Wind, Weather – controllata per il 97% dalla famiglia Sawiris – possiede il 51% del capitale di Orascom Telecom (uno dei principali operatori di telefonia mobile in Africa, Medioriente e Asia, quotato presso le borse di Alessandria, del Cairo e di Londra) e l’operatore mobile greco TIM Hellas, acquistato a febbraio dello scorso anno per 3,4 miliardi di euro da Apax e dal fondo TPG.
L’intenzione iniziale di Sawiris era quella di quotare la holding in Borsa, ma le recenti turbolenze del mercato hanno stravolto i piani di molte telecom, rendendo anche il magnate egiziano più propenso a vendere una quota della società.
Tendenza che si incrocia anche con la maggiore disponibilità dei fondi di private equity ad acquisire non più grandi compagnie, ma quote di minoranza di aziende che non possono essere acquisite perché i proprietari non intendono cederle in toto – come Weather – o perché troppo grandi per essere acquistate.
La chiusura della vendita – che secondo le informazioni rilanciate dal WSJ riguarderebbe una quota del 10-12% di Weather – dovrebbe avvenire nelle prossime settimane.
Sawiris non ha specificato il nome del fondo interessato all’acquisizione, ma ha escluso di aver avviato trattative con Blackstone, come si vociferava nelle scorse settimane.
“Siamo vicini a un accordo che potrebbe essere concluso anche prima della fine di questo mese”, ha detto Sawiris a margine del World Economic Forum di Davos.
La holding che fa capo al miliardario Sawiris ha acquisito il 63,9% di Wind da Enel nel 2005 e ha perfezionato l’operazione a dicembre 2006 con l’acquisto del restante 26,1% per un corrispettivo complessivo di 12,2 miliardi di euro.
Wind è il terzo operatore italiano, unica alternativa “a tutto campo” a Telecom Italia.
La società offre servizi di telefonia fissa con il marchio Infostrada, di telefonia mobile con il marchio Wind, e Internet attraverso Libero uno dei più “anziani” provider italiani.