Italia
E’ scaduto oggi il termine per la presentazione delle offerte per la gara WiMax , relativa all’assegnazione dei diritti d’uso di frequenze per sistemi Broadband Wireless Access (BWA).
Al ministero delle Comunicazioni sono arrivate 29 offerte in busta chiusa, che saranno rese note il prossimo 30 gennaio.
In lizza, tra i maggiori operatori attivi nel nostro Paese, Telecom Italia, Wind e Fastweb. Vodafone e H3G hanno invece preferito restare fuori dalla corsa.
“La presentazione di 29 offerte per la gara WiMax – ha dichiarato il ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni – costituisce una premessa positiva ed importante per la gara che sta per iniziare”.
“Grazie al WiMax – ha aggiunto il ministro – avremo più banda larga. E’ una tappa fondamentale per garantire il diritto all’accesso alla rete come servizio universale. Il Governo riconferma in questo modo gli impegni a ridurre il divario digitale ancora presente in molte regioni italiane, ad incrementare la competizione nelle TLC ed a favorire l’innovazione tecnologica del nostro Paese”.
L’assegnazione delle licenze rispetterà il principio della neutralità tecnologica – non sono dunque previste limitazioni ai servizi che potranno essere offerti – mentre i diritti d’uso del WiMax avranno una durata di 15 anni rinnovabili.
Sono state identificate 7 aree ‘macro regionali’, per ciascuna delle quali vengono assegnati 2 diritti d’uso, mentre 1 diritto d’uso è assegnato a livello regionale (con suddivisione provinciale nel caso delle Province Autonome di Trento e Bolzano) ed è riservato soggetti che non dispongano direttamente di una licenza Umts.
Ogni aggiudicatario dovrà garantire una significativa copertura territoriale e un particolare impegno nelle aree maggiormente escluse dalle altre tecnologie a banda larga. La copertura territoriale è calcolata con un meccanismo a punti previsto dal bando di gara e risultante dall’installazione di impianti nei Comuni dell’area interessata.
Dal punto di vista economico, la base d’asta sarà nell’ordine di circa 45 milioni di euro, su livelli, quindi, comparabili con le cifre raccolte in Germania e Francia lo scorso anno.
La tecnologia WiMax (acronimo di Worldwide Interoperability for Microwave Access), sfruttando la propagazione via radio, permetterà estendere la portata della banda larga anche a quelle aree geografiche più difficilmente raggiungibili o poco remunerative per gli operatori, contribuendo in modo decisivo alla riduzione del digital divide. Le caratteristiche tecniche della tecnologia parlano infatti di una portata di alcune decine di chilometri, ben superiore alle poche centinaia di metri del cosiddetto Wi-Fi e di una larghezza di banda che può spingersi, in condizioni ideali, fino a 74 Mbps.
Secondo le ultime stime della Commissione europea, l’Italia è al quarto posto in Europa per diffusione della banda larga, con 9.400.000 mila connessioni attive al primo luglio 2007. La penetrazione delle linee broadband nel nostro Paese è cresciuta del 22,3% rispetto a luglio 2006, con una penetrazione del 15,9% rispetto a una media Ue del 18,2%.
Sempre secondo le stime della Commissione, è aumentata nel nostro Paese la quota di mercato degli operatori alternativi, giunta al 35,2%, mentre il peso di Telecom Italia è sceso del 3,1%. L’Italia ha fatto inoltre registrare uno dei migliori risultati in termini di linee in ‘unbundling’ dell’ultimo miglio (ULL), giunte a quota 2.819.578.
Il WiMax offrendo l’opportunità di un accesso veloce a internet, ai suoi contenuti e ai suoi servizi, con una soluzione tecnologica competitiva e vantaggiosa in termini di costo rispetto alle tradizionali soluzioni cablate come l’ADSL, promuoverà un assetto maggiormente competitivo del mercato italiano delle telecomunicazioni su rete fissa, imprimendo una decisa accelerazione al superamento del problema dell’accesso alla rete locale (il”local loop” o “ultimo miglio” della rete telefonica che dalla centrale del gestore raggiunge la sede del cliente finale).
L’arrivo in Italia del WiMax, seppure in forte ritardo rispetto al resto dell’Europa potrebbe dunque segnare una netta accelerazione nella penetrazione delle tecnologie a banda larga, dal momento che – secondo le previsioni – nel 2010 l’ULL sarà disponibile solo sul 58% della popolazione e, quindi, l’unica offerta wholesale, presente per il 42% della popolazione al netto del digital divide, sarà quella di Telecom Italia.
Ecco nel dettaglio, l’elenco dei partecipanti alla gara WiMax: Mercurio Fvg, Brennercom Spa, Consorzio Bit Valley, Telecom Italia, Central Com, Tourist Ferry-Boat – Temix Spa – Medianet Comunicazioni, A.F.T., System House, Infracom Italia – Acantho Spa, Uno Communications, Ribes Informatica Spa- Hal Service – Lan Service – Informatica System – Tex97 – B.B.Bell, Teleinform, Ariadsl, Elettronica Industriale, Energia E Territorio, Progetto Due, Trentino Network, Abruzzo Engineering, Toto Costruzioni Generali, Assomax Srl – Nettare Srl, E-Via Gruppo Retelit, Flynet, Dci Srl Unipersonale, Media P.A., Mgm Productions Srl – Profit Group, City Carrier, Wind Telecomunicazioni, Fastweb, New Telecommunications Srl – Memo Srl – Fin.Se.Co. – Itq Consulting Srl – New Television. (a..t.)