Web e pedofilia: MySpace sigla accordo con 49 Stati Usa per proteggere i minori dai predatori sessuali

di Alessandra Talarico |

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Furti d’identità, pedofilia, cybercriminalità. Le reti sociali non sono un universo a sé, e come tutto il resto della rete, sono funestate da ogni sorta di pericolo non proprio virtuale.

Ed è per questo che MySpace, uno dei più visitati siti di social networking al mondo, ha siglato un accordo con 49 Stati americani e si è impegnato a intensificare il controllo sulla rete, al fine di evitare che i frequentatori più giovani e inesperti cadano nelle maglie dei criminali.

 

I membri di MySpace sono oltre 110 milioni, e la loro età media è inferiore a quella di altri siti come FaceBook (che di utenti ne conta circa 60 milioni): molti di loro hanno appena iniziato le superiori.

 

Oltre che a far conoscere musica nuova di band emergenti e di permettere ad adolescenti e non di interagire creando reti di amicizie virtuali interconnesse, ovviamente questi siti si sono trasformati in terreno di scorribanda per i cosiddetti ‘predatori sessuali‘ a caccia di avventure. E cosa c’è di meglio di queste piazze virtuali per adescare bambini e adolescenti fingendosi loro coetanei?

 

I mezzi a disposizione per mettere in atto le proprie nefandezze via internet sono tanti: email, instant messaging, chat, ma i siti di social networking, dove i giovani mettono online pagine piene di informazioni e dettagli strettamente personali, sono una miniera di informazioni per chi intende molestare, senza contare che l’anonimato garantito dalla rete spinge a far uscire allo scoperto anche i ragazzini più timidi, quelli che fanno più fatica degli altri a stabilire relazioni sociali.

 

La sicurezza degli utenti più piccoli è sempre stata molto a cuore a MySpace, più di qualsiasi altro sito di interazione sociale. Lo scorso anno, ad esempio, la società ha ingaggiato in qualità di chief security officer Hemanshu Nigam, ex procuratore federale contro lo sfruttamento dell’infanzia su Internet e anche ex direttore alla sicurezza di Microsoft, per mettere in guardia gli utenti – soprattutto i più giovani – contro i pericoli di avance sessuali.

 

Cosciente però che bisogna fare di più per affrontare il problema, e sotto il fuoco incrociato delle critiche provenienti da molti genitori in ansia, MySpace ha iniziato il 2008 sotto il segno della tutela dei minori, adottando anche una serie di linee guida – relative agli strumenti di sicurezza, alle tecnologie di protezione, all’educazione e alla cooperazione –  che si spera vengano adottate allo stesso modo da tutti gli altri siti di social networking.

 

L’accordo appena siglato con 49 Stati americani (tutti tranne il Texas) prevede altresì la creazione di una task force incaricata di identificare i mezzi più efficaci per contrastare pratiche odiose come l’adescamento sessuale nei confronti di minorenni. Il gruppo di lavoro include altri siti di social networking, ma anche associazioni per la protezione dei minori e player dell’industria informatica.

 

“E’ una sfida che riguarda tutta l’industria che deve lavorare insieme per creare una rete più sicura”, ha dichiarato il Nigam.

 

Già a maggio 2006, MySpace aveva reso noto di aver cancellato dal servizio 7.000 persone schedate dalle forze dell’ordine come predatori sessuali. Altri 29 mila utenti con precedenti per reati sessuali sono stati espulsi a luglio dello scorso anno.

 

“L’esplosione epidemica dei profili pedofili su MySpace richiede un’azione forte e immediata”, ha dichiarato il procuratore generale del Connecticut Richard Blumenthal.

 

“Bisogna far capire ai più piccoli che quello che scrivono sul loro computer sarà condiviso col mondo intero”, ha quindi aggiunto il procuratore del North Carolina Roy Cooper, che sta spingendo per una legge che imporrebbe ai minori l’obbligo di avere il consenso dei genitori prima di creare un profilo sui siti come MySpace.

Una simile legge, ha spiegato il procuratore, “ridurrebbe il numero dei minori a rischio, perché sicuramente ne circolerebbero meno sui siti di social networking”, che attualmente permettono di creare un profilo solo ai maggiori di 14 anni.

 

Secondo le attuali pratiche, i profili dei 14enni e dei 15enni vengono automaticamente resi privati per evitare contatti indesiderati con adulti che non conoscono fisicamente. Il sito, inoltre, vaglia le immagini e i video che vengono caricati sulle pagine e valuta il contenuto dei Gruppi.

In base alle nuove linee guida, anche i profili degli utenti di 16 e 17 anni diventeranno privati di default e verranno rafforzate le tecnologie di verifica dell’età degli utenti, mentre un utente maggiore di 18 anni non potrà aggiungere ai suoi contatti un membro di età minore di 16 anni. Misure comunque tutte facilmente aggirabili.

 

In base alle nuove misure, quindi, MySpace tenterà di stilare un registro email per i più piccoli, che dovrebbe consentire ai genitori di prevenire l’accesso dei figli minorenni a MySpace o ad altri siti di social networking. Il sito intende inoltre rafforzare le comunicazioni con i consumatori che segnalano contenuti o attività inappropriate sul sito.

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