Aiuti di Stato e Tv pubbliche: la Ue avvia una consultazione. Riforma in vista per assicurare concorrenza e puntare ai new media

di Raffaella Natale |

Unione Europea


Commissione Europea - sede

La Commissione Ue ha pubblicato un documento di consultazione per quanto riguarda le disposizioni future che dovranno essere applicare agli aiuti di Stato per i servizi pubblici radioTv.

Questa consultazione consente agli Stati membri e alle parti interessate di dare il proprio parere, prima della proposta della Commissione, sull’eventuale revisione della Broadcasting Communication adottata nel 2001.

Le osservazioni dovranno essere trasmesse agli uffici competenti entro il prossimo 10 marzo.

 

I documenti di consultazione prevedono un questionario, le regole attuali, il processo di decisione della Commissione e le possibili modifiche.

I punti fondamentali di questa consultazione riguardano la definizione del servizio pubblico nel campo dei new media e il controllo delle sovracompensazioni.  

Dopo l’esame delle osservazioni, la Ue potrà presentare nel corso dell’anno una proposta di comunicazione di revisione delle precedenti regole, in vista dell’adozione prevista per il primo semestre del 2009.

 

Neelie Kroes, Commissario Ue per la Concorrenza, ha dichiarato: “Auspico un confronto costruttivo sulle future disposizioni che disciplineranno gli aiuti dello Stato a favore dei servizi pubblici radiotelevisivi. Si possono infatti migliorare le attuali disposizioni per ottenere maggiore trasparenza e sicurezza giuridica, senza tralasciare il ruolo della Tv pubblica davanti all’avanzata dei new media”.

 

L’avvio della consultazione segna l’avvio di revisione della Broadcasting Communication annunciata nel piano d’azione 2005 che riguarda specificamente i finanziamenti pubblici.

Procedura di riforma che farà riferimento in primo luogo alle norme in materia radiotelevisiva previste dal diritto comunitario e dal Protocollo di Amsterdam, tenendo presente il largo potere di cui godono gli Stati membri in questo settore e le disposizioni Ue per assicurare un’equa concorrenza. 

Questo implica che deve essere chiaramente definita la mission del servizio pubblico e limitato il sostegno pubblico allo stretto necessario per perseguire questi obiettivi, in particolare l’esclusione delle sovracompensazioni e le eventuali sovvenzioni incrociate a vantaggio delle attività commerciali.

 

Parola, quindi, agli Stati membri e a tutte le parti coinvolte in modo che diano il loro parere, specie per quando riguarda il mercato dei contenuti audiovisivi e l’emergenza dei nuovi servizi media. La Ue valuterà in seguito in che misura modificare le attuali regole, presentando una nuova proposta entro l’ultimo semestre di quest’anno. Successivamente si potrà fornire nuovamente un parere prima che le disposizioni vengano definitivamente approvate nel primo semestre del 2009.

 

 

State Aid reform

 

Commission decisions on State aid to public service broadcasting (1998-2007)

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