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Musica online: Apple fa un passo indietro e si allinea alle disposizioni Ue per i prezzi di iTunes

Unione Europea


La Commissione Ue ha annunciato oggi d’aver chiuso l’inchiesta sulle tariffe applicate in Europa dall’iTunes Music Store di Apple. La decisione è stata presa visto l’impegno della società americana di allineare i prezzi praticati in Gran Bretagna a quelli degli altri Paesi europei.

“Entro sei mesi, Apple ridurrà i prezzi praticati da iTunes in Gran Bretagna per allinearli a quelli già fissati” negli altri 16 Paesi Ue, tra cui Francia, Germania, Italia, Spagna e Svizzera, come afferma il gruppo di Steve Jobs in un comunicato.

Da Bruxelles si è prontamente fatto sapere che vista l’intenzione “non si prenderanno misure supplementari per questo caso”.

 

Più precisamente, l’Antitrust Ue lamentava che Apple obbligava gli utenti di iTunes a scaricare musica solo nel proprio Paese di residenza, verificandolo attraverso le informazioni della carta di credito.

Ma le tariffe praticate variavano a seconda del Paese e risultavano più elevate in Gran Bretagna che negli altri Stati membri.

Da qui, a seguito della insistenti richieste dei consumatori britannici, l’apertura dell’inchiesta nel 2005 che ha poi portato all’invio di una Lettera di intenti al gruppo americano, che è la prima tappa della procedura antitrust Ue.

 

Apple si è sempre giustificata sostenendo di pagare alle case discografiche cifre molto alte per distribuire musica in Gran Bretagna.

Steve Jobs ha, infatti, minacciato di riconsiderare i propri rapporti con le major se non ridurranno nei prossimi sei mesi le tariffe praticate all’ingrosso all’allineandole a quelle attuate in Europa.

 

La Ue, dalla sua, si è detta soddisfatta della decisione del gruppo, asserendo che “mette fine al differente trattamento dei consumatori britannici che devono al momento pagare prezzi più elevati”.

Favorevoli, quindi, a soluzioni che permettono ai consumatori di fare acquisti senza restrizioni (legate al Paese di residenza) nel music store iTunes.

Anche se la Commissione si è detta ugualmente “consapevole” che le pratiche in materia di licenze di alcune case discografiche, editori e società per i diritti d’autore rendono difficile tutto questo. La Ue ha anche riconosciuto che iTunes tiene in conto le differenti legislazioni nazionali in materia.

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