Wikia nel mirino: piovono già le critiche sul motore di ricerca presentato come l’anti-Google

di Raffaella Natale |

Mondo


Jimmy Wales

Nato da appena un giorno, il motore di ricerca Wikia Search è già nell’occhio del ciclone. A quanto pare sono già in tanti a definirla l’ennesima piattaforma di social networking.

Cento milioni di pagine, nella versione alfa resa pubblica, per un progetto che ha la consapevolezza che prima di poter disporre di un prodotto comparabile dovranno passare almeno un paio d’anni.

Il motore è un progetto di Jimmy Wales, co-fondatore dell’enciclopedia online Wikipedia e presidente della società Wikia.

 

Nutch, Lucene, Grub sono i pilastri tecnologici del motore di ricerca, che si basa su due assiomi: open source e collaborazione.

I Wiki restano dunque al centro dell’attenzione, con l’invito a volontari e contributor perché partecipino al miglioramento dei risultati.

 

Oltre al motore di ricerca, il progetto Wikia offre anche la possibilità di creare pagine personali e dare spazio ai classici contenuti dei siti di socializzazione.

Jimmy Wales ha dichiarato: “Abbiamo lavorato buona parte dell’anno a creare una piattaforma che si poggiasse su un sistema aperto”.

Aggiungendo: “Noi pensiamo che Wikia migliorerà con l’uso e i contributi degli utenti”.

 

Riserbo sul modello di business. In prospettiva, Wales conta di generare fatturato con la vendita di risultati. In questo momento, tuttavia, è prematuro fare previsioni.

Di certo si sa che il progetto ha al momento ricevuto finanziamenti per 14 milioni di dollari, 10 dei quali dalla sola Amazon. Che tuttavia, come si legge sul comunicato che apre la pagina italiana di Wikia Search, “non ha niente a che vedere con questo progetto. E’ solamente un investitore importante per Wikia, Inc., tutto il resto è solamente pura speculazione. Questo progetto non ha nessun legame con A9.com di Amazon o altri”.

 

Ma resta lo scetticismo dei siti internet specializzati. Alcuni hanno criticato la mancanza di classifiche riguardanti i risultati delle ricerche per parola chiave.

Michael Arrington, del sito TechCrunch, ha sottolineato: “Molti di noi aspettavano da un anno il nuovo sistema di Jimmy Wales che prometteva di disturbare il predominio di Google. Ma la versione test è senza dubbio una delle più grandi delusioni che abbia mai visto”.

 

Questo progetto non è che un “sito di socializzazione” che offre in più “delle opzioni base” di ricerca su internet per distinguerlo dagli altri.

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