Unione Europea
Assistenza sanitaria on line (eHealth), tessuti di protezione, edilizia sostenibile, riciclaggio, prodotti biologici ed energie rinnovabili: sono questi secondo la Commissione europea i settori da sostenere per favorire lo sviluppo economico e sociale dell’Unione.
Si tratta di mercati il cui valore annuo si stima nell’orine di 120 miliardi di euro e che danno lavoro a quasi 2 milioni di persone.
Eliminando gli ostacoli all’innovazione in questo gruppo di mercati, secondo i calcoli dell’esecutivo, si potrebbe giungere a un giro d’affari di 300 miliardi di euro e ad oltre 3 milioni di posti di lavoro nell’Ue nel 2020.
L’iniziativa ‘Mercati di punta per l’Europa‘ (LMI: Lead Market Initiative for Europe), mira quindi a favorire lo sviluppo di questi mercati soprattutto migliorando la normativa, incoraggiando gli appalti pubblici e sviluppando standard interoperabili, di modo da consentire alle imprese europee di entrare a condizioni eque in nuovi mercati mondiali in rapida crescita e, in quanto produttori di punta, di godere di un vantaggio competitivo.
Inoltre, l’iniziativa produrrebbe rapidamente vantaggi visibili per i consumatori europei in settori chiave per il loro benessere.
Nello specifico, le azioni della ue punteranno a coordinare le politiche riguardanti i sei seguenti mercati:
– assistenza sanitaria on line (eHealth): Le tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni possono offrire ai pazienti, ai servizi sanitari e agli istituti di pagamento soluzioni grazie alle quali si potranno prestare cure migliori spendendo meno. La standardizzazione dei formati di scambio delle informazioni, le certificazioni dei sistemi e l’adozione di progetti dimostrativi su vasta scala potrebbero contribuire ad affrontare meglio i problemi derivanti da un’Europa “che invecchia”.
– edilizia sostenibile: Gli edifici rappresentano la parte più grande del consumo di energia finale totale dell’Ue (42%) e producono il 35% circa di tutte le emissioni di gas serra. È dunque cruciale trovare soluzioni sostenibili. Tra le misure proposte vi sono quella di orientarsi verso soluzioni innovative e di ridurre gli oneri amministrativi.
– tessuti tecnici per indumenti e attrezzature di protezione personale intelligenti (PPE: Personal Protective Equipment): Il mercato PPE dell’Ue è attualmente stimato a 10 miliardi di euro ed ha un potenziale di crescita del 50% circa nei prossimi anni. Effetti a catena prodotti da innovazioni più rapide nel mercato PPE su altri segmenti di mercato del settore tessile aumenterebbero considerevolmente l’impatto economico del mercato di punta e la competitività dell’intero settore tessile.
– uso innovativo di prodotti biologici: L’Europa è uno degli attori leader su questo mercato, giovandosi di conoscenze consolidate e di una posizione tecnologica ed industriale d’avanguardia. Tuttavia, il fatto che le proprietà dei prodotti non risultino chiare e la scarsa trasparenza del mercato ostacolano la rapida penetrazione dei prodotti. La comunicazione, la standardizzazione, l’etichettatura e la certificazione potrebbero essere utilizzate per superare quest’ostacolo.
– riciclaggio: Il settore del riciclaggio ha un giro d’affari di 24 miliardi di euro ed occupa circa mezzo milione di persone. Per liberare il significativo potenziale di mercato del settore occorre affrontare gli ostacoli allo sviluppo del mercato. È possibile migliorare notevolmente l’efficienza e la capacità incoraggiando l’innovazione e introducendo processi più efficaci e tecnologie migliori.
– energia rinnovabile: Lo sviluppo delle fonti rinnovabili è frenato da costi elevati, da una bassa domanda, dalla frammentazione del mercato e dalle barriere amministrative e di mercato. Un quadro europeo flessibile basato sul mercato dovrebbe far sì che il 20% della domanda di energia venga soddisfatto utilizzando fonti rinnovabili. Accelerare l’innovazione delle tecnologie a basso contenuto di carbonio ed eliminare le barriere in materia di pianificazione e certificazione è fondamentale per il settore.
Le azioni della Ue, ha spiegato il vicepresidente della Commissione europea Günter Verheugen, puntano a sviluppare mercati favorevoli all’innovazione in un modo più mirato, di modo da creare “le condizioni per facilitare la commercializzazione dei prodotti e servizi innovativi”, e da rendere l’Europa leader in questi importanti settori. (a.t.)