Europa
Air France è la prima compagnia aerea al mondo ad offrire ai suoi passeggeri la possibilità di usare il telefonino durante i voli internazionali.
Con buona pace di molti, però, inizialmente il servizio sarà limitato ai messaggi di testo e dati. Solo successivamente – in base alle reazioni dei clienti dopo un trial di sei mesi – si potrebbe permettere l’uso del cellulare anche per effettuare chiamate vocali.
Air France condurrà una sperimentazione di sei mesi a bordo di un Airbus A318 con pre-installati i sistemi OnAir certificati dall’Easa (European Aviation Safety Authority) per evitare interferenze con le apparecchiature di bordo.
Il telefonino potrà essere usato solo a 3 mila metri di altitudine e rigorosamente soltanto dopo la comparsa del segnale luminoso che indica la possibilità di ‘accendere il cellulare’.
“Si tratta di un traguardo importante per l’industria e prepara il terreno per l’installazione di questi sistemi su diversi tipi di aeromobili”, ha dichiarato George Cooper, CEO di OnAir.
Il nuovo servizio, messo a punto per “rispondere alla crescente domanda di comunicazione a bordo”, sarà basato sugli ultimi ritrovati tecnologici che garantiranno – ha assicurato Patrick Roux, Executive Vice President Marketing Air France – “il comfort e il benessere dei passeggeri”.
L’uso del telefonino in aereo è un argomento molto controverso che vede contrapposte le compagnie telefoniche e aeree da un lato e i ricercatori e le associazioni dall’altra.
L’uso di telefoni cellulari e di apparecchi elettronici può infatti bloccare la bussola o disorientare il rilevamento magnetico della posizione a bordo degli aerei. Inoltre, la cabina di pilotaggio e gli indicatori delle strumentazioni possono essere resi instabili e imprecisi, mentre le trasmissioni audio possono subire continue interferenze.
L’abolizione del divieto di utilizzare i cellulari a bordo sembrava imminente fino a pochi mesi fa ma, recentemente, uno studio condotto dai ricercatori della Carnegie Mellon University, ha rilevato che “i rischi causati dai dispositivi portatili è più alto di quanto si è creduto finora”, poiché le loro emissioni radio possono disturbare il funzionamento di strumenti di bordo fondamentali, come i ripetitori GPS, essenziali per garantire la sicurezza fasi cruciali del volo.
Oltre a scoprire che in media 4 passeggeri a volo contravvengono al divieto di usare il cellulare e molte volte proprio durante fasi cruciali come il decollo e l’atterraggio, i ricercatori hanno constatato che non sono soltanto le onde emesse dai telefonini ad essere potenzialmente pericolose, ma anche quelle di altri dispositivi elettronici, quali appunto laptop, videogiochi e palmari.
Abolire il divieto di telefonare durante il volo è quindi sconsigliabile, sostengono i ricercatori, che suggeriscono alla FCC e alla FAA di cominciare ad armonizzare gli standard di emissione degli strumenti elettronici, dato che al momento tra le due agenzie non c’è coordinazione formale.
L’aereo è al momento una delle ultime zone franche in cui potersi rilassare senza per forza dover ascoltare le dissertazioni telefoniche del vicino e l’idea di dover sopportare i già onnisquillanti telefonini anche ad alta quota, a dire il vero, non è piaciuta proprio a tutti: non sono d’accordo molti passeggeri (c’è già chi parla di “air-rage” in aumento), non lo sono gli assistenti di volo e neanche il governo degli Stati Uniti e l’FBI, che si mostra reticente soprattutto perchè, dicono i maligni, non potrebbe far valere le leggi sulle intercettazioni.
A esprimere riserve sull’uso dei cellulari in volo, è stata anche la CTIA (Cellular Telecommunications Industry Association), secondo cui lo sblocco delle attuali restrizioni dovrà essere effettuato soltanto dopo che si dimostrerà che una simile azione non provocherà dannose interferenze con i servizi wireless terrestri.