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Nell’era di internet, c’è ancora spazio per i sogni. Le lettere a Babbo Natale continuano a spopolare

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Babbo Natale resiste all’avanzata della tecnologia. Nell’epoca degli sms, delle mail e dei siti di social networking, le tradizionali letterine indirizzate al vecchietto con barba bianca e slitta sono sempre più numerose.

 

L’Unione Postale Universale (UPU), organizzazione ONU che coordina l’intero sistema postale mondiale, fa sapere che le missive per Babbo Natale aumentano velocemente e potrebbero quest’anno superare i sei milioni di messaggi inviati nel 2006.

 

Il portavoce, Laurent Widmer, ha spiegato che è ancora troppo presto per una stima totale, anche perché il maggior numero delle richieste di doni arriva soprattutto nel settimana prima di Natale e anche nei giorni a seguire.

Ma da un calcolo tra i membri dell’associazione è emerso che le lettere sono più numerose degli anni passati.

In un comunicato dell’UPU, che rappresenta 191 Paesi, si legge che “quando arrivano le feste di fine anno, sono almeno 5 milioni le persone nel mondo che aiutano Babbo Natale a rispondere alle proprie lettere”.

 

Spesso le missive – spiega l’UPU – sono indirizzate genericamente a “Babbo Natale, Polo Nord”, in questo caso diventa impossibile consegnarle visto che “l’indirizzo è sconosciuto”.

Ma sono tanti gli uffici postali che decidono di rispondere ugualmente. In Francia e Canada lo scorso anno sono arrivate più di un milione di lettere per Papà Natale.

Nel 2006, la Finlandia ha ricevuto lettere provenienti da 150 Paesi. negli Stati Uniti, la Posta risponde alle lettere di Babbo Natale dal 1912. E in Canada, gli è stato dedicato un apposito codice postale “HOH OHO“.

 

Evviva Dio, almeno i bambini hanno ancora voglia di sognare!

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