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Continua l’impegno dei player del mercato mobile verso la trasformazione del telefonino in strumento multimediale completo, in grado di garantire da un lato una user-experience soddisfacente e dall’altro una fonte di reddito alternativa basata sulla fruizione di contenuti allettanti.
In prima linea la finlandese Nokia che, dopo aver annunciato un accordo con TIM per accelerare l’adozione dei servizi internet mobile sul mercato italiano, ha presentato il programma Comes with Music col quale parte – in diretta concorrenza con Apple – alla conquista del mercato della musica mobile insieme a Universal Music, casa discografica controllata dal colosso francese Vivendi e che conta nel suo carnet artisti del calibro di Sting, 50 Cents e Mariah Carey.
L’accordo, però, per quanto innovativo – permetterà a chi acquisterà un cellulare compatibile, di scaricare gratis per un anno l’intero catalogo musicale della major – ha già suscitato parecchie critiche.
Innanzitutto per il fatto che la musica non apparterrà a chi la scarica, che la possiederà in una sorta di ‘comodato d’uso’, né potrà essere trasferita su altri dispositivi digitali grazie alle protezioni DRM. Chi volesse masterizzare i brani su CD, poi, dovrà pagare una non meglio specificata quota. Alla scadenza dei 12 mesi, le canzoni potranno essere comunque conservate.
Il vicepresidente Nokia Anssi Vanjoki, ha quindi sottolineato che l’azienda sta lavorando per coinvolgere altre major nel rivoluzionario progetto.
Capito insomma che gli utenti sono molto restii ad acquistare la musica in formato digitale, Nokia sperimenta un nuovo modello di business che se da un lato potrebbe riuscire a sovvertire gli attuali modelli basati sul pay-per-track, dall’altro farà ricadere il costo della musica sul prezzo del telefonino.
Le etichette discografiche, da canto loro, potranno così sperare di aprire un nuovo canale con i sempre più famelici downloader, ottenendo in cambio un forfait fisso e – presumibilmente – anche una percentuale sulla vendita dei telefonini abilitati al servizio.
Il mercato della musica via telefonino, nel 2006, ha visto più che raddoppiare i profitti. Un boom che fa bene anche alle major, che hanno guadagnato all’incirca 1 miliardo di dollari nel 2006, con Universal Music Group a fare la parte del leone. Nel 2011, secondo iSuppli, i profitti globali legati alla musica mobile raggiungeranno quota 17,6 miliardi (sono stati 7,1 miliardi nel 2006) mantenendo un livello di crescita media del 19,8% l’anno.
L’accordo tra Nokia e Universal Music è stato reso noto nel corso della conferenza Nokia World di Amsterdam, nel corso della quale il gruppo finlandese ha anche reso noti i nuovi obiettivi finanziari.
In base alle previsioni, nei prossimi 1-2 anni, il margine operativo si attesterà al 16-17%, rispetto alla precedente previsione del 15%. Il margine operativo di Nokia Siemens Networks salirà al 10% entro la fine del 2009.
Nel corso del terzo trimestre Nokia si è confermata leader del mercato, con una quota del 38,1% (dal 35,1% dello stesso periodo 2006) e 110,2 milioni di unità vendute.
Questo trimestre, dice Gartner, “…Nokia non solo ha fatto segnare la maggiore crescita anno su anno, ma ha anche aumentato i margini operativi, e questo nonostante il prezzo medio di vendita dei cellulari sia sceso da 90 a 82 euro” a causa dell’alta proporzione di dispositivi ultra low-cost venduti in questi tre mesi.
Nokia tra l’altro si conferma leader del low-cost, dopo che Motorola ha deciso di focalizzarsi su altre fasce di mercato.
Per il 2008, secondo le previsioni di Nokia, i volumi di vendita dell’industria mobile dovrebbero crescere approssimativamente del 10%, mentre il traguardo di 4 miliardi di utenti sarà raggiunto già nel 2009 e non l’anno successivo come previsto inizialmente.
Il mercato dei dispositivi convergenti dovrebbe raggiungere quota 120 milioni di unità nel 2007 e 180 milioni di unità nel 2008.
Quanto all’accordo con TIM, tutti i telefonini Nokia offerti dall’operatore mobile italiano integreranno la piattaforma Ovi, porta di accesso ai servizi internet del gruppo finlandese.
Come parte dell’accordo, che include anche una partnership tecnologica e nel billing, Nokia personalizzerà i nuovi dispositivi per fornire l’accesso ai servizi Tim, mentre gli utenti dell’operatore italiano potranno accedere a tutti i servizi Nokia attraverso il menu multimediale integrato nel cellulare.
I primi modelli che offriranno menu personalizzati per accedere ai servizi delle due società saranno l’N 95 8GB e l’N81.
L’accordo prevede altresì la messa in atto di “un business model sostenibile per entrambe le parti in un approccio reciprocamente vantaggioso”.
Nelle scorse settimane, Nokia aveva sottoscritto simili accordi sia in Italia, con Vodafone, che a livello europeo con Telefonica, con la convinzione che simili partnership apriranno la strada a nuove forme di collaborazione nell’industria, basate sull’intento condiviso di rendere più semplice l’accesso ai servizi internet da telefonino.
I servizi e i dispositivi Nokia si basano su standard aperti e questo, secondo Anssi Vanjoki di Nokia, “facilita la collaborazione con gli operatori per offrire un’ampia scelta di servizi internet fruibili dal cellulare”.