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‘Media senza frontiere’: il Parlamento Ue adotta la posizione comune. La Reding auspica un recepimento della direttiva senza ingessature

Unione Europea


Il Parlamento europeo ha adottato ufficialmente oggi, senza modifiche, la posizione comune del Consiglio sui servizi di media audiovisivi senza frontiere. La direttiva modernizza le regole che si applicano all’industria europea degli audiovisivi e offre un quadro legale globale che abbraccia tutti i servizi audiovisivi – compresi i servizi a richiesta (on-demand).

 

Regole in materia di pubblicità televisiva meno complesse, più flessibili, e maggiormente orientate al futuro consentiranno di meglio finanziare il contenuto audiovisivo. Gli Stati membri hanno ora due anni per recepire la direttiva nel diritto nazionale.

 

Viviane Reding, Commissario Ue per la Società dell’informazione e i media, ha affermato: “La data odierna segna il nascere di una convergenza dell’industria dei servizi audiovisivi europea”.

Aggiungendo: “Con queste regole aggiornate che migliorano la certezza del diritto e ribadiscono il principio del paese d’origine, le politiche audiovisive europee riusciranno a meglio soddisfare le esigenze di un’industria dinamica in rapida evoluzione mantenendo nel contempo standard elevati di protezione dei consumatori. La regolamentazione ne risulterà alleggerita, saranno assicurate migliori possibilità di finanziamento dei contenuti e una maggiore visibilità degli aspetti legati alla diversità culturale e alla tutela dei minori.”

 

La nuova direttiva “Servizi di media audiovisivi senza frontiere” consentirà al settore audiovisivo di affrontare i profondi cambiamenti che gli stanno innanzi in modo da tener conto degli sviluppi tecnologici e di mercato, nonché dei mutamenti in materia di visione derivanti dalla convergenza.

Le nuove norme fanno seguito all’accordo politico di maggio raggiunto dal Parlamento europeo e dal Consiglio sui principali obiettivi e disposizioni della direttiva, come un nuovo campo di applicazione che copre tutti i servizi di media audiovisivi, regole più flessibili in materia di pubblicità, un quadro giuridico per il collocamento di prodotti, nuovi diritti per i cittadini e la permanente tutela dei valori chiave europei.

 

La direttiva è in linea con altre recenti iniziative della Commissione come ad esempio la proposta strategia europea sulla televisione mobile, il piano volto a massimizzare i vantaggi del dividendo digitale e il nuovo programma di sostegno MEDIA 2007. Anche le imminenti discussioni e proposte in materia di Contenuti creativi online si inseriranno nella scia della nuova direttiva.

Gli Stati membri avranno 24 mesi per recepire le nuove disposizioni nel diritto nazionale cosicché queste saranno pienamente applicabili nel 2009.

 

Il Commissario Reding ha invitato di recente gli Stati membri a procedere a un recepimento “leggero” della direttiva, vale a dire a non aggiungervi troppe disposizioni nazionali di natura più rigorosa che finirebbero per impedire alle loro industrie audiovisive di beneficiare appieno della libertà introdotta dalla direttiva “Servizi di media audiovisivi senza frontiere”.

 

Il 13 dicembre 2005, la Commissione ha proposto la revisione della direttiva “Televisione senza frontiere” per tener conto di importanti sviluppi tecnologici e di mercato nel contesto dei servizi audiovisivi (MEMO/06/208). La Commissione ha adottato il 9 marzo 2007 una proposta aggiornata di progetto di direttiva “Servizi di media audiovisivi” per spianare la via di questo primo accordo verso la seconda lettura ad opera del Parlamento e del Consiglio (MEMO/07/206).

 

 

Testo della direttiva

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