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Anche nel terzo trimestre 2007 la vendita di telefonini non ha conosciuto crisi, segnando un +15% a 289 milioni di unità. Lo dice una ricerca Gartner, che conferma vendite anche al di là delle aspettative.
La finlandese Nokia si conferma leader del mercato, con una quota del 38,1% (dal 35,1% dello stesso periodo 2006) e 110,2 milioni di unità vendute.
Questo trimestre, dice Gartner, “…Nokia non solo ha fatto segnare la maggiore crescita anno su anno, ma ha anche aumentato i margini operativi, e questo nonostante il prezzo medio di vendita dei cellulari sia sceso da 90 a 82 euro” a causa dell’alta proporzione di dispositivi ultra low-cost venduti in questi tre mesi.
Nokia tra l’altro si conferma leader del low-cost, dopo che Motorola ha deciso di focalizzarsi su altre fasce di mercato.
Le vendite più forti si sono registrate nell’Europa orientale, Asia Pacifico, Medio Oriente e Africa. “Vendite che sono andate oltre le aspettative nonostante non siano stati lanciati molti nuovi modelli nel trimestre”, ha spiegato l’analista Gartner Carolina Milanesi.
Costruttori e operatori infatti stanno scaldando i motori per il periodo natalizio, quando si concentreranno le maggiori uscite.
Nel frattempo, Samsung ha scavalcato Motorola e con 41,8 milioni di telefonini venduti continua a guadagnare fiducia sui mercati dell’Europa occidentale, dove ha raggiunto una market share del 21% grazie a modelli come gli Ultra Edition.
Motorola, sembra essersi invece trasformata “nell’ombra della compagnia che era un anno fa”, secondo la Milanesi. Il gruppo statunitense ha nettamente perso terreno rispetto allo scorso anno, quando la quota di mercato era al 20,7%. Nel terzo trimestre la market share è crollata al 13,1% e, sebbene le vendite del modello di punta – il Razr2 – siano andate abbastanza bene (900 mila unità), Motorola sembra a corto d’idee e ha decisamente bisogno di un portfolio più forte per sperare di poter di nuovo contrastare la supremazia di Nokia.
Positivo invece il trimestre di Sony Ericsson, forte soprattutto sui mercati dell’America latina. La joint venture ha venduto 25,4 milioni di cellulari rispetto ai 19,5 milioni dello stesso periodo 2006 e ha portato la sua quota di mercato all’8,8% (+1%).
“L’arrivo di Hideki Komiyama alla guida Sony Ericsson all’inizio del trimestre fa ben sperare che il gruppo riesca a recuperare terreno anche negli Stati Uniti, dove le vendite sono generalmente deboli”, ha spiegato la Milanesi.
Al quinto posto della classifica costruttori si conferma la taiwanese LG con 20,5 milioni di telefonini venduti e una market share del 7,1%.
Anche se considerato ormai un mercato saturo, le vendite in Europa Occidentale sono cresciute del 14.9% rispetto allo stesso periodo del 2006. I nuovi modelli arrivati sul mercato sono stati in realtà pochi, ma lo stesso tantissime persone hanno sostituito i vecchi modelli con apparecchi di ultima uscita.
La penetrazione in Europa occidentale è ormai al 115% e ha superato il 100% in tutti i paesi a eccezione della Francia.
A cavallo del periodo natalizio le vendite dovrebbero restare forti, dal momento che i nuovi modelli dei key player Nokia e Sony Ericsson arriveranno giusto in tempo, mentre in Gran Bretagna, Francia e Germania c’è attesa per verificare il successo dell’iPhone Apple.
Per l’ultimo trimestre dell’anno, dunque, le previsioni parlano di crescita ancora a due cifre: “almeno il 10% sul trimestre precedente, forse anche il 15%”, ha stimato la Milanesi, secondo cui entro la fine dell’anno la quota di telefonini venduti dovrebbe toccare 1,1 miliardi.