Italia
Nessun colpo di scena: come era nell’aria ormai da diversi giorni, il comitato nomine di Mediobanca ha indicato i nomi di Gabriele Galateri di Genola e Franco Bernabè alle cariche di Presidente e Amministratore Delegato di Telecom Italia.
Una soluzione “che è sembrata a tutti molto positiva”, ha spiegato a caldo Vincent Bollorè che ha partecipato alla riunione del comitato nomine, giunto a questa decisione all’unanimità, mentre per il ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni un “assetto operativo certo e stabile” oltre a favorire la ripresa degli investimenti nel settore delle reti di nuova generazione, darà qualche possibilità in più di concludere in breve tempo l’iter per la separazione della rete, che si trascina da oltre un anno.
“Mediobanca ha dimostrato ancora una volta la sua unità e la sua capacità di lavorare sul lungo termine nell’economia italiana”, ha aggiunto Bollorè tessendo le lodi dei due manager posti alla guida del gruppo Telecom, bloccato ormai in un’impasse senza precedenti.
Gabriele Galateri di Genola, ha sottolineato Bollorè, “è un uomo di grande qualità che conosco da molto tempo, visto che è stato un presidente molto valido per Mediobanca“, mentre Franco Bernabè “ha al tempo stesso l’età giusta, le competenze e conosce bene il settore e la società perché è già stato ai vertici del gruppo”.
Nomine che per Bollorè riflettono il grande valore di Telecom Italia e – soprattutto nel momento in cui Telefonica è entrata nel capitale – rappresentano il “contrappeso italiano in un’ottica di lungo termine”.
Nessun commento, invece, sulla eventuale riconferma di Carlo Buora alla carica di vicepresidente della società: “…Abbiamo parlato solo di presidenza e ceo che erano i due soli quesiti posti”, ha risposto Bollorè.
Positivo anche il giudizio dell’ex presidente di Telecom Italia, Marco Tronchetti Provera che si augura “venga valorizzato il lavoro svolto dalla prima linea operativa che ha contribuito al successo economico e tecnologico e ad una importante ristrutturazione finanziaria, garantendo con professionalità buoni risultati anche durante il lungo periodo di instabilità”.
Nato a Roma nel 1947, Gabriele Galateri di Genola è attualmente vicepresidente di Generali. Figlio di un alto ufficiale dell’esercito, è laureato in Legge con lode e ha conseguito il Master of Business Administration presso la Business School della Columbia University nel 1970/1971.
Per anni è stato considerato per anni il manager di ferro della famiglia Agnelli: entra nel gruppo Fiat nel 1977 con diversi incarichi finanziari. Nel 1986, Umberto Agnelli lo nomina amministratore delegato di Ifil e poi di Ifi.
Nel 2002 diventa amministratore delegato della Fiat, nel momento più critico dell’azienda, quello del risanamento dei conti dopo le dimissioni di Paolo Cantarella.
Dall’aprile del 2003 fino a giugno di quest’anno è stato presidente di Mediobanca ed è inoltre componente dei Consigli di Amministrazione di Banca Esperia, Italmobiliare, Banca CRS e UTET; membro del Consiglio di Amministrazione di Accor e del Comitato di Supervisione di San Faustin; membro del Central Advisory Board di Commerzbank; Presidente dell’Istituto Europeo di Oncologia, del Centro Cardiologico Monzino e dell’Istituto Italiano di Tecnologia.
Nel 1999 Galateri è stato anche insignito Cavaliere del lavoro dall’allora presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi.
Classe 1948, Franco Bernabè torna alla guida di Telecom Italia dopo 8 anni: era già stato amministratore delegato della società tra il 1998 e il 1999, prima cioè dell’ingresso di Tronchetti Provera.
Dal 1992 al 1998 si è occupato invece dell’ENI, per la quale ha gestito il processo di ristrutturazione e privatizzazione.
Le esperienze di Bernabè in queste due aziende sono state oggetto di due case studies della Harvard Business School pubblicati rispettivamente nel dicembre 1997 e nel dicembre 1999.
Anche lui con trascorsi in Fiat, Bernabè è attualmente presidente e azionista di FB Group e vice presidente di Rothschild Europa dal 2004, ma vanta anche un forte curriculum nel settore delle telecomunicazioni e dell’ICT: fondatore di Andala H3G, azionista di controllo di Netscalibur e Telit.
Ricopre inoltre dal 2004 la carica di presidente del Mart di Trento e Rovereto, il principale museo italiano di arte contemporanea e siede nel consiglio del Peres Center for Peace e nell’advisory Board dell’Observatoire Mediterraneen de l’Energie.