Italia
A proseguo del dibattito sollevato da alcuni lettori sulla qualità delle programmazioni televisive delle reti pubbliche e private, pubblichiamo di seguito la lettera inviataci da Remigio del Grosso, Vice Presidente Consiglio Nazionale degli Utenti AGCOM.
Caro Direttore,
Ho letto con attenzione la lettera della “mamma arrabbiata”, come si è definita la vostra lettrice.
Desidero tranquillizzare la vostra “arrabbiata” lettrice: so per certo che la newsletter di Key4biz arriva sui pc di molti alti dirigenti di Agcom e Rai.
Dove non posso tranquillizzarla è sulla domanda che sta alla base della sua accorata lettera: perchè viene chiesto ai cittadini di contribuire economicamente (attraverso il canone e non solo) alla sopravvivenza di un apparato che non riesce a recuperare – come dovrebbe e come ha espressamente richiesto anche il Presidente Calabrò – la sua “unzione di crescita culturale e sociale e di formazione del gusto”.
Pur tralasciando gli ultimi preoccupanti accadimenti che hanno investito alcune strutture della Rai, peraltro preposte proprio alla verifica della qualità della programmazione, non si può non concordare con la vostra lettrice, che sarebbe deludente se il risultato dell’ultimo Contratto di Servizio, sbandierato come una grande conquista ed innovazione, si traducesse semplicemente in un “cambio di farfalla” concordato tra la concessionaria ed il Comitato Tv-Minori del Ministero delle Comunicazioni.
Quello che posso assicurare ai sensibili lettori del vostro Quotidiano on line è il costante impegno di chi, pur tra enormi difficoltà ed ostacoli, cerca di stimolare le Istituzioni ad intervenire con tempestività e decisione per tutelare i minori dalle possibili insidie, palesi o nascoste, e dalla degradazione dei programmi televisivi.
Tuttavia, bisogna pur dire che qualche oasi di buona televisione esiste.
Talvolta esiste anche nelle private (La7), ma sprazzi di servizio pubblico si intravedono anche su Rai3 e Rai Educational.
Proprio in questi giorni si è concluso il concorso bandito dal Consiglio Nazionale degli Utenti dell’Agcom, per le migliori tesi di laurea dell’anno accademico 2006/2007 sul tema del rapporto media e minori.
Tra i primi cinque classificati, che hanno vinto un premio di 2.000 euro, vi è una studentessa di Torino, che poi è risultata essere autrice e regista della trasmissione di Rai3 “Screensaver”.
E’ proprio il caso di dire, come recita il titolo della tesi, la “Tv salvata dai ragazzi”.
Remigio del Grosso