Apple: ridimensionati i rumors sullo spionaggio via iPhone, mentre Vodafone minaccia querele per la distribuzione del dispositivo

di Alessandra Talarico |

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Steve Jobs

La notizia che gli iPhone Apple invierebbero direttamente a Cupertino dati personali degli utenti – tra cui il codice IMEI del telefonino – ha fatto il giro del mondo in poche ore.

La gravità del presunto caso di spionaggio – scoperto dal sito UNEASYsilence – è stata però ridimensionata dal sito internet tedesco Heise, secondo cui l’iPhone non invia alcun dato relativo al codice IMEI alla casa madre.

 

Sembra comunque appurato che due widget (gli elementi delle interfacce di un programma che facilitano l’interazione con il programma stesso), quelli relativi alle informazioni Meteo e Borsa del dispositivo, comunichino direttamente ad Apple delle informazioni relative alle operazioni effettuate degli utenti ogni qualvolta si aggiornano le applicazioni.

 

Se nel primo caso, in fondo, ci sarebbe poco da preoccuparsi, ben diverso è il discorso per le informazioni di Borsa, che possono rivelare molti particolari strettamente privati dell’utente.

In un primo momento si era pensato che il dispositivo comunicasse alla casa madre l’identificativo IMEI, ma è stato appurato che i widget si identificano in qualche modo attraverso il numero unico di applicazione (UUID).

 

Sembra comunque che in questo modo la casa di Cupertino sia riuscita a realizzare un’ampia banca dati dedicata alle abitudini degli utenti iPhone.

In particolare, la società può essere aggiornata sui movimenti di Borsa, sui titoli più consultati e così via, grazie alle statistiche comunicate dai widget incriminati.

 

Dati che in ogni caso non conterrebbero alcun riferimento ai singoli utenti, la cui privacy, dunque al momento sembra salva.

 

Gli operatori, intanto, continuano a contendersi la distribuzione dell’iPhone, con Vodafone pronta a fare causa per impedire a T-Mobile di avere l’esclusiva sulle vendite in Germania.

Il numero uno in Germania dell’operatore britannico, Friedrich Joussen, contesta il fatto che i clienti Vodafone debbano sottoscrivere un contratto di lunga durata con la filiale di Deutsche Telekom per poter avere il telefonino più ambito del momento.

 

Secondo la stampa tedesca, T-Mobile avrebbe accettato di versare a Apple una percentuale tra il 10% e il 30% dei profitti legati alle vendite dell’iPhone per assicurarsi la distribuzione in esclusiva per il mercato tedesco.

 

La società britannica – leader delle comunicazioni mobili mondiali – non digerisce di essere stata esclusa dalla commercializzazione del gioiellino Apple in Europa, colpo che è riuscito invece a Orange per la Francia, T-Mobile per la Germania e O2 per il Regno Unito.

Il gruppo è ancora in corsa, tuttavia, per la distribuzione dell’iPhone in Spagna e in Italia, dove nessun altro pare si sia candidato.

Ma se la battaglia per conquistare il mercato tedesco sconfinerà nei tribunali, presumibilmente, sfumeranno anche le chance di conquistare l’esclusiva su questi due mercati.

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