Italia
Il Ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni , ha presentato oggi il bando di gara che assegna per la prima volta in Italia impianti-frequenze per l’esercizio dell’attività televisiva attraverso una procedura competitiva. Il bando verrà pubblicato il 16 novembre prossimo sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
E’ la prima volta in Italia che lo Stato adotta procedure competitive pubbliche, trasparenti e non discriminatorie per l’assegnazione di frequenze televisive.
“Si tratta di un passo di una certa rilevanza che afferma il principio di gestione efficiente dello spettro previsto dall’ordinamento comunitario, dopo gli interventi normativi degli ultimi venti anni che hanno fotografato situazioni preesistenti di occupazione totale dello spettro e scarsa disponibilità delle frequenze”, ha commentato il Ministro Gentiloni, aggiungendo che questo bando “costituisce un precedente per i prossimi passi di ristrutturazione generale e di redistribuzione delle frequenze e riafferma il carattere pubblico dello spettro”.
I 108 impianti-frequenze (su 24.680 censiti in Italia) che verranno assegnati con la procedura competitiva, sono quelli risultati disponibili tra le risorse assegnate all’Italia dalla Conferenza internazionale di Ginevra del 2006 e da altre risorse frequenziali individuate a seguito di una verifica effettuata sul «Database» delle frequenze, l’opera di classificazione e verifica dello spettro nazionale, conclusa a giugno dal Ministero delle Comunicazioni e dall’Autorita’ per le Garanzie nelle Comunicazioni, per porre fine al far-west delle frequenze degli ultimi 20 anni.
Le risorse frequenziali sono state suddivise in due elenchi (Allegato A e Allegato B), relativi rispettivamente alle frequenze coordinabili a livello internazionale, censite ai sensi della L.223/90 (Allegato A) e alle frequenze presenti nella lista degli Assignments attribuiti dalla Conferenza di Ginevra 2006 all’Italia (Allegato B). L’assegnazione delle frequenze avverrà secondo distinte procedure: nel primo caso (Allegato A – frequenze coordinabili) le assegnazioni saranno effettuate sulla base di un esame tecnico che darà la precedenza alle richieste degli operatori che conseguono il miglior incremento percentuale di copertura territoriale; nel secondo caso (Allegato B – frequenze già coordinate) le frequenze saranno assegnate per mezzo di una procedura d’asta.
La procedura di gara in questione trae origine dalla decisione del Ministero delle Comunicazioni di non ricorrere in appello ma dare esecuzione alla sentenza del TAR Lazio n. 13415/06 del 23 novembre 2006 che ha accolto il ricorso presentato da un’emittente televisiva nazionale avverso un provvedimento di diniego adottato nella scorsa legislatura dal Ministero delle Comunicazioni (8 febbraio 2005), con il quale si assumeva l’impossibilità di dar corso alla richiesta di assegnazione di frequenze televisive presentata.