Italia
Nessuna decisione sui vertici del gruppo è emersa dal cda di Telecom Italia che ha chiuso l’era della gestione Pirelli.
Il riassetto dei vertici dovrebbe essere comunque completato “nelle prossime settimane”, ha confermato il numero uno di Sintonia, Gilberto Benetton, sottolineando che bisogna fare attenzione a non prendere “decisioni affrettate”, dal momento che Telecom Italia è pur sempre “la maggiore società del Paese”.
Il toto-nomine, per la carica di amministratore delegato vede in pole position Franco Bernabè, ma la candidatura dell’ex numero uno di Eni ha diviso il consiglio, che ha sancito comunque l’ingresso per cooptazione del presidente di Telefonica Cesar Alierta e del direttore generale Julio Linares.
Riguardo i conti trimestrali – gli ultimi si presume presentati dal team guidato da Pasquale Pistorio e Carlo Buora – i ricavi si sono attestati a 23,2 miliardi di euro – in crescita dello 0,4% rispetto ai primi nove mesi del 2006 – mentre l’utile netto, a 2,2 miliardi di euro, è sceso del 6,6% rispetto allo stesso periodo 2006 (+4,3% eliminando l’effetto non ricorrente della cessione di partecipazioni).
L’Ebitda, pari a 9,4 miliardi di euro, è sceso del 3,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre l’Ebit – 5,1 miliardi di euro – è sceso dell’8,6%.
A fine settembre, l’indebitamento netto era pari a 37,4 miliardi di euro (-1,7 miliardi rispetto al 30 giugno 2007) con un cash flow gestionale pari a 2,7 miliardi di euro, in crescita di 142 milioni di euro rispetto a giugno 2006, che compensa il pagamento dei dividendi (2,8 miliardi di euro) e i flussi delle operazioni straordinarie.
Rispetto al 30 settembre 2006 e al 31 dicembre 2006, sono intervenute diverse variazioni nel perimetro di consolidamento del Gruppo, con l’ingresso delle attività internet di AOL in Germania (consolidate dal 1° marzo 2007); l’ingresso di InterNLnet B.V., a seguito dell’acquisizione del 100% della società da parte di BBNed, per un costo complessivo pari a euro 5,5 milioni di euro, comprensivo di euro 1,7 milioni di euro di disponibilità di cassa.
Nel terzo trimestre 2007 è stata inoltre ceduta a Saudi Oger l’intera quota (pari a 10,36%) di Oger Telecom, detenuta dalla controllata TIM International.
La cessione ha contribuito alla riduzione dell’indebitamento finanziario netto di Gruppo per 462 milioni di euro.
Altre operazioni che hanno contribuito alla riduzione del debito sono state la cessione dell’intera partecipazione residua detenuta in Capitalia (74 milioni di euro) e la cessione di azioni ordinarie Mediobanca (26 milioni di euro).
A trainare i risultati finanziari – sottolinea la società – sono state in particolare la crescita della Business Unit Mobile Brasile (+772 milioni di euro, pari a una crescita del 27,6%); il significativo contributo della Business Unit European BroadBand (+190 milioni di euro), grazie al positivo sviluppo del portafoglio clienti in Germania e Francia; l’apporto della Business Unit Media (+42 milioni di euro), che beneficia della crescita della raccolta pubblicitaria e dello sviluppo dei ricavi sul Digitale Terrestre.
Gli investimenti industriali nei primi nove mesi del 2007 sono pari a 3,6 miliardi di euro, in crescita di 389 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, principalmente in funzione dei maggiori investimenti effettuati nello sviluppo di nuovi servizi nelle attività domestiche (+202 milioni di euro), del Broadband Europeo (+19 milioni di euro) e del Mobile Brasile (+113 milioni di euro). (a.t.)