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BT Italia diventa operatore mobile virtuale: il ministro Gentiloni effettua la prima chiamata

Italia


Atmosfera da grande occasione presso la sede romana di BT Italia, per il lancio del nuovo servizio che vede l’operatore business estendere la propria attività come operatore mobile virtuale.

 

Oggetto della presentazione, alla presenza del ministro Paolo Gentiloni, è stato il nuovo servizio di convergenza fisso-mobile di BT Italia, che sarà lanciato il prossimo 3 dicembre 2007.

In un contesto di ottima e informale accoglienza, il ministro Gentiloni ha anche effettuato la chiamata inaugurale, facendo in tal modo una sorta di taglio di nastro virtuale del nuovo servizio.

Two worlds come togheter è lo slogan con cui BT Italia offrirà ai propri tradizionali clienti business un nuova offerta che si affianca pertanto alla precedente e che coniuga GSM, Wi-Fi e protocollo IP.

 

Chiari gli obiettivi individuati, come sottolineato da Corrado Sciolla, amministratore delegato di BT Italia:

“…L’integrazione fisso-mobile può giovare molto alle imprese, perché le rende più forti, dal momento che conferisce loro maggiore capacità produttività in un contesto caratterizzato da una sempre più marcata competizione globale“.

 

Certo la convergenza era stata già perseguita da BT Italia con altre forme, in attesa di un servizio organizzato in proprio:

“…Sino a oggi abbiamo offerto la nostra suite fisso-mobile denominata BT Fusion. Naturalmente si trattava di una nostra offerta al mondo delle imprese sulla base di accordi con i vari operatori mobili. La logica era sostanzialmente quella del one-stop-shopping. In questo senso la convenienza per le imprese era del tutto evidente: una sola fatturazione per un unico servizio, messo a disposizione di un mondo di impresa che deve rispettare standard di qualità di servizi sempre più elevati“.

 

Quali gli obiettivi commerciali e di posizionamento sul mercato?

Non è nei nostri piani confrontarci direttamente con gli operatori mobili – ha proseguito Sciolla – vogliamo essere un operatore convergente volto a rispondere alle esigenze di comunicazione, anche in mobilità, dell’utenza business, dalle piccole e medie imprese alle grandi aziende, inclusa la pubblica amministrazione.”

Abbiamo obiettivi aggressivi – ha concluso Sciolla – Guardiamo con fiducia ad una quota di mercato del 10%, raggiungibile in 4-5 anni. Del resto, siamo attualmente il secondo operatore business su rete fissa in Italia e siamo fortemente intenzionati a rilanciare la nostra esperienza di successo anche nel segmento della telefonia mobile indirizzata al mondo business”.

 

A questo punto è arrivato il momento della prima chiamata del nuovo servizio, che il ministro Gentiloni ha effettuato verso la Francia, dove era ad attenderlo Luis Alvarez, BT Global Services President EMEA and Latin America, ufficializzando così il debutto, nel nostro Paese, di BT Italia quale operatore mobile.

 

Alvarez ha ringraziato il ministro Gentiloni  per aver fortemente contribuito a creare le condizioni per giungere anche in Italia all’apertura del mercato agli operatori mobili virtuali,  permettendo così a BT, grazie all’accordo siglato a maggio con Vodafone, di aggiungere ai servizi fissi anche quelli in mobilità. Il ruolo di BT Italia sarà quello di operatore convergente, capace di coniugare le esigenze di comunicazione fissa e mobile dei propri clienti business.   

 

Ha quindi concluso il ministro Gentiloni, che ha sottolineato il valore del nuovo segmento sulla scena competitiva italiana.

Ho accettato volentieri l’invito di BT, perché la nascita di un nuovo servizio è sempre un fatto positivo per l’industria, per il mercato e per il consumatore. Il 2007 è poi l’anno che ha segnato in Italia il lancio dei nuovi servizi di operatori mobili virtuali. Qualcuno ha sostenuto che lo abbiamo fatto in ritardo – ha proseguito il ministro – ma credo che il dato più rilevante sia sottolineare il grande dinamismo con cui ciò è avvenuto.

In questo senso – ha sottolineato Gentiloni – la presentazione di questo nuovo servizio convergente fisso-mobile di BT Italia è importante perché arricchisce ulteriormente un segmento delle telecomunicazioni nel quale siamo già leader in Europa.

La presenza di BT come operatore mobile virtuale migliorerà il livello di competizione di questo mercato e, ne sono certo, sosterrà ulteriormente la spinta verso la convergenza…“.

Vorrei anche ricordare  – ha precisato il ministro – che proprio in questo nuovo settore del mobile sia l’Autorità che il governo hanno esercitato una certa pressione, perché si verificasse anche in Italia ciò che è accaduto all’estero, poi il mercato ha trovato le giuste intese. Verso quali obiettivi o con quale capacità di affermazione? Lo vedremo. Ciò che è certo è che all’estero gli operatori mobili operano in alcuni casi da anni e questo vuol dire che non vi è solo utile competizione tra reti, ma anche tra servizi, per assicurare una qualità maggiore per le imprese e per le famiglie. Beneficio per i consumatori e le imprese“.

 

Nel corso dell’evento, BT Italia ha anche presentato i risultati di una ricerca condotta per conoscere abitudini ed attitudini dell’utenza business nei confronti del mobile. Interessanti i dati emersi. Il 25% dei costi ICT delle imprese è destinato ai servizi voce di telefonia fissa e mobile. Il 40% del budget TLC delle aziende è per i servizi mobili. Il 100% delle grandi aziende prevede incrementi della spesa destinata alla telefonia mobile. Il 50% delle chiamate business sono mobili e non passano per il centralino. Il 50% di queste chiamate si svolge all’interno delle sedi aziendali. Il 40% del tempo degli utenti mobili è spesso lontano dalla scrivania. Il 22% usa il mobile per telefonate internazionali.

 

Ora la parola passa al mercato. L’appuntamento è per il 3 dicembre 2007.

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