Sciopero a oltranza degli autori. La Tv americana rischia il tracollo

di Raffaella Natale |

Stati Uniti


sciopero sceneggiatori USA

Continua lo sciopero degli sceneggiatori americani, che protestano contro i produttori per il rinnovo del contratto. Da lunedì, infatti, gli autori di cinema e televisione, riuniti sotto la Writers Guild of America (12.000 membri), si sono fermati. Da tre mesi cercano di negoziare con i grandi studios la remunerazione dei diritti d’autore, tenendo conto dei nuovi sistemi di distribuzione, in particolare internet ma anche i lettori Mp3 e i telefonini.

 

Dopo giorni e giorni di trattative e discussioni, alla fine si è deciso per lo sciopero, ampiamente annunciato, ma che non era mai stato davvero preso sul serio. I rappresentanti delle maggiori compagnie cinematografiche erano ancora convinti solo sabato scorso che un accordo sarebbe stato trovato.

Ma questa volta non è così facile. Gli sceneggiatori delle principali major, quelli che scrivono non tanto i grandi film di Hollywood, quanto le sceneggiature – giorno dopo giorno – di soap opera, show serali e intrattenimento vario, questa volta sono andati fino in fondo e dopo vent’anni dalla loro ultima volta sono entrati in sciopero.

 

Se il cinema non è a rischio, perché le sceneggiature delle grandi produzioni hanno tempi di lungo periodo, la televisione rischia il tracollo.

Ieri si è tenuta una grande manifestazione davanti al Rockfeller Center di New York per rivendicare salari più alti e un riconoscimento dei diritti Web, sostenendo che molti dei loro prodotti vengono scaricati dalla rete e sfruttati in vario modo senza che venga riconosciuto loro alcun tipo di diritto d’autore.

 

Michael Winship, presidente del WGA East, ha commentato: “…Non è giusto. Sciopero perché uno dei comandamenti mantra è: quando devi farti pagare, fatti pagare”.

Nel 1988, quando gli sceneggiatori scesero in sciopero la prima volta, tennero duro per 22 settimane. Se la cosa dovesse ripetersi anche oggi, sono molte le produzioni che corrono il rischio di andare in crisi.

 

Si è già fermata la messa in onda della serie Tv di successo “Desperate Housewives“. Stando alle informazioni riportate da Variety, giornale di settore con informazioni esclusive su quanto avviene a New York sul mercato audiovisivo, lo staff della serie Tv, attualmente alla quarta stagione, dovrebbe “girare le ultime scene entro la fine della settimana“.

In onda negli Stati Uniti dall’autunno 2004, “Desperate Housewives” ottiene regolarmente record di audience. Le avventure delle protagoniste nei ricchi quartieri americani sono state esportate in più di 130 Paesi.

 

Nei prossimi giorni si fermeranno le trasmissioni di almeno altre sei fiction e alcuni talk show sono già ricorsi alle repliche.

 

 

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