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“Sono decisioni difficili da prendere, ma necessarie”. Così il Ceo di Alcatel-Lucent, Patricia Russo ha commentato l’annuncio di ulteriori 4.000 licenziamenti entro il 2009.
Questi nuovi tagli dovrebbero permettere economie per altri 400 milioni di euro, portando a 2,1 miliardi il volume di risparmi da qui al 2009.
La società franco americana ha archiviato il terzo trimestre di quest’anno con ricavi a 4,35 miliardi di euro – in crescita del 2,3% rispetto al trimestre precedente – e una perdita netta di 258 milioni di euro.
Alcatel-Lucent ha anche annunciato la nomina di Hubert de Pesquidoux – attuale presidente della divisione Enterprise – alla carica di direttore finanziario al posto di Jean-Pascal Beaufret, che lascia il gruppo.
Nel quadro della strategia volta a migliorare la profittabilità, il gruppo ha anche presentato un ‘piano d’urgenza’ in tre parti che prevede oltre all’accelerazione della riduzione dei costi dei prodotti e alla focalizzazione sull’IP, anche la razionalizzazione dell’organizzazione geografica e la realizzazione da parte di Patricia Russo di un comitato esecutivo di 7 membri che riferirà direttamente al Ceo e sarà responsabile della direzione operativa.
“Questo comitato più ristretto permetterà di migliorare l’efficienza della società nel suo complesso, con la chiara definizione delle responsabilità”, ha affermato la Russo, che ha scelto uno per uno i membri di questa equipe “non solo in funzione dell’ambito di competenza ma soprattutto in funzione della conoscenza e dell’esperienza della nostra industria, così complessa e difficile”.
I risultati del trimestre, ha sottolineato Patricia Russo, “sono in linea con le informazioni fornire lo scorso 13 settembre, in alcuni casi anche migliori, e con le prospettive a lungo termine del mercato, ma non sono a un livello soddisfacente”.
Nel corso dei primi nove mesi successivi alla fusione, ha quindi aggiunto il Ceo, “abbiamo rafforzato la nostra presenza su dei mercati strategici e delle tecnologie essenziali quali l’IP e la banda larga mobile, per permettere alla società una crescita durevole“.
“Le condizioni del mercato restano però difficili – ha spiegato la Russo – con una pressione continua sui profitti e i margini, in ragione di una concorrenza sempre più intensa e di un certo rallentamento degli investimenti nel Nord America”.
“Queste condizioni e la nostra volontà di trasformare l’azienda per il lungo periodo ci costringono a mettere in atto un piano d’azione aggressivo in tre parti, il cui obiettivo è di migliorare la profittabilità e di riposizionarci sui segmenti a più forte crescita”, ha quindi concluso il Ceo.
Grazie a questo programma, il gruppo prevede di raggiungere un margine lordo superiore al 35% e un margine operativo del 10% a partire dal 2010.
Per quanto riguarda il prossimo trimestre, è previsto un forte aumento dei profitti in rapporto ai tre mesi appena archiviati, mentre per l’intero anno fiscale, tenuto conto delle incertezze del mercato, si stima una crescita dei profitti “pressoché nulla” rispetto al 2006.