Italia
Il Tribunale di Milano ha sospeso provvisoriamente la delibera di fusione per incorporazione di I.Net in BT Italia, assunta dall’assemblea straordinaria della Società il 10 settembre 2007.
Lo ha comunicato
Il Tribunale ha fissato al 9 novembre 2007 l’udienza per la trattazione del caso in confronto di tutte le parti. In quella sede la Società potrà illustrare la propria posizione e ad esito dell’udienza, il provvedimento potrà essere confermato, modificato o revocato.
L’operazione era stata annunciata a febbraio, quando l’ex monopolista britannico BT Group ha approvato l’acquisto da Etnoteam di 556.359 azioni ordinarie I.Net (pari a circa il 13,5% del capitale sociale) al prezzo di 52,30 euro per azione e ha annunciato il lancio di un’Offerta Pubblica di Acquisto su tutte le azioni I.Net non detenute, direttamente o indirettamente, da BT, allo stesso prezzo di Euro 52,30 per azione.
Il Tribunale ha motivato il provvedimento, tra l’altro, con il fatto che la sospensione non comporta un danno per la società, dal momento che la data di efficacia della fusione è prevista per fine novembre 2007, termine che il Tribunale ha ritenuto sufficiente per una decisione sulla sospensione provvisoria, dopo la sopra citata udienza del 9 novembre 2007.
L’iniziativa cautelare dei citati soci s’inserisce in un’azione di merito per ottenere l’annullamento della deliberazione di fusione, o in subordine il risarcimento degli asseriti danni.
La società ritiene di aver operato in piena conformità alla normativa applicabile e nel migliore interesse sociale ed è certa che potrà darne dimostrazione.
Dall’ultima relazione trimestrale del 31 settembre 2006, risulta che I.Net ha una posizione finanziaria netta positiva pari a 44,7 milioni euro.
La chiusura dell’operazione comporterà il delisting di I.NET compatibilmente con le condizioni di mercato. Nel caso si verificassero straordinari eventi negativi di mercato, BT si riserva la facoltà di rinunciare all’operazione.