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Bilancio 2008: i deputati chiedono un aumento di 739 milioni di euro per il progetto Galileo

Unione Europea


Il Parlamento europeo ha completato la prima lettura del bilancio 2008. Rispetto alle proposte del Consiglio, i deputati Ue chiedono un netto aumento degli stanziamenti per il programma Galileo e per l’Istituto europeo di tecnologia.

 

Il Parlamento ha chiesto di aumentare sostanzialmente il finanziamento del programma europeo di radionavigazione satellitare e, soprattutto, di ristabilire gli stanziamenti per le linee di bilancio relative a competitività, crescita e occupazione e quelli a favore della coesione che erano stati tagliati dal Consiglio.

Quello del 2008 è il primo bilancio della storia comunitaria che prevede stanziamenti a favore della crescita e dell’occupazione superiori a quelli dedicati all’agricoltura e alle risorse naturali.

 

In tale contesto, il Parlamento ha attribuito particolare importanza al sistema di navigazione satellitare europeo Galileo e all’Istituto europeo di tecnologia (IET). I deputati chiedono infatti  un aumento di 739 milioni di euro per il progetto Galileo e l’IET fino a raggiungere un totale di 890 milioni di euro in crediti d’impegno (400 milioni in crediti di pagamento).

 

Ritengono infatti che Galileo deve essere finanziato interamente dal bilancio Ue e pertanto sostengono la proposta della Commissione di rivedere le prospettive finanziarie 2007-2013 per garantire stanziamenti sufficienti. Giudicano infatti totalmente inadeguati i crediti di pagamento proposti dal Consiglio (151 milioni di euro). La Commissione, peraltro, aveva presentato in settembre un nuovo piano di finanziamento per Galileo. Si tratterà di trovare un consenso con il Consiglio in merito al superamento delle soglie di spesa stabilite dalle prospettive finanziarie 2007-2013.

Se ciò non fosse possibile, propongono di trasferire l’importo previsto per Galileo a programmi come quello per l’apprendimento permanente o per le reti transeuropee, per evitare di perdere questo finanziamento.

 

Lo stesso vale per l’Istituto europeo di tecnologia (IET): i deputati propongono di finanziare il comitato direttivo con 2,9 milioni di euro (in crediti d’impegno e di pagamento) e di creare una nuova linea di bilancio per il finanziamento delle “Comunità delle conoscenze e dell’innovazione” (CCI). Come per le altre agenzie comunitarie, la dotazione finanziaria attribuita all’amministrazione sarebbe distinta da quella relativa al funzionamento. Le spese operative dell’IET, inoltre, dovrebbero essere trasferite dalla rubrica “istruzione e cultura” a quella per la “ricerca e innovazione”.

 

La relazione approvata chiede anche “un Parlamento ecologico”. Pertanto sollecita un piano d’azione volto ad abbassare e a compensare le emissioni di CO2 causate dalle attività del Parlamento, soprattutto in relazione alle trasferte e agli edifici, e a ridurre l’utilizzo di acqua, carta e altre risorse. Dovrebbe anche essere valutato l’eventuale utilizzo di pannelli fotovoltaici o solari per generare energia, da installare sui tetti e sulle facciate degli edifici del Parlamento.

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