Mondo
Microsoft e IDC hanno reso noti i risultati di uno Studio globale che evidenzia l’impatto del settore Information Technology sull’occupazione, la formazione aziendale, la spesa IT a livello locale e le entrate fiscali in 82 diversi Paesi del mondo che rappresentano il 99,5% degli investimenti totali in tecnologie a livello mondiale.
John Gantz, Chief Research Officer di IDC, ha dichiarato: “Oggi la tecnologia è un fattore chiave per il progresso economico, sociale e tecnologico, oltre che per la sostenibilità delle economie di tutto il mondo”.
Aggiungendo: “La ricerca sottolinea quello che abbiamo sempre saputo: che il software contribuisce in modo più che proporzionale a un’economia IT vivace. Lo studio mostra anche il significativo contributo dell’ecosistema di Microsoft, soprattutto per quanto riguarda la creazione di aziende e posti di lavoro a livello locale“.
La Ricerca ha rilevato che l’ecosistema di Microsoft – definito come l’insieme delle persone che lavorano in aziende IT e i professionisti IT che creano, commercializzano o distribuiscono prodotti eseguiti sulle piattaforme Microsoft – gioca un ruolo chiave in termini di contributo complessivo del settore IT all’aumento dell’occupazione e allo sviluppo economico.
L’analisi ha anche determinato che Microsoft rappresenta un catalizzatore economico in ogni Paese in cui opera. Le entrate ottenute dalle aziende che lavorano con il gruppo di Bill Gates superano notevolmente quelle registrate dalla stessa Microsoft. i dati rilevano, a livello mondiale, che per ogni dollaro guadagnato da Microsoft nel 2007, le aziende che lavorano con Microsoft ne generano 7,79 dollari.
Inoltre, secondo i risultati della Ricerca, nel 2007 più di 640.000 partner nel mondo appartenenti all’ecosistema di Microsoft otterranno entrate per oltre 425 miliardi di dollari e investiranno 100 miliardi di dollari in ricerca e sviluppo, marketing, vendite e supporto nelle economie locali.
Negli 82 Paesi esaminati, il settore IT vedrà una continua e forte crescita per i prossimi quattro anni, generando ulteriori 7,1 milioni di posti di lavoro, partendo da una base di 35,4 milioni nel 2007 per raggiungere i 42,5 milioni di posti di lavoro nel 2011.
In un suo intervento di questa settimana presso la sede centrale di Microsoft, Muhammad Yunus, vincitore del premio Nobel nel 2006, oltre che fondatore e Managing Director di Grameen Bank, ha commentato: “L’Information Technology è la cosa più potente che sta accadendo all’umanità in questo momento. È una nuova opportunità per cambiare radicalmente il mondo“. “Abbiamo – ha detto ancora – la possibilità di portare l’Information Technology alle persone più svantaggiate, in modo da consentire a ognuna di loro di realizzare il proprio potenziale e la propria creatività. Microsoft può svolgere un ruolo di enorme importanza perché è al vertice della piramide tecnologica. Se Microsoft dedica la propria attenzione a questo aspetto, qualcosa di eccezionale può accadere. Si tratta di un’opportunità che non possiamo ignorare”.
Craig Mundie, Chief Research and Strategy Officer di Microsoft, ha affermato: “La ricerca di IDC quantifica l’enorme potenza del software in termini di creazione di posti di lavoro e crescita economica in tutto il mondo, sia nei mercati maturi che in quelli in via di sviluppo“.
“Milioni di persone a livello globale – ha specificato – lavorano in attività correlate a Microsoft, generando più di mezzo trilione di dollari in entrate fiscali per i governi di tutto il mondo. Il modello di business di Microsoft in media crea entrate di oltre 7 dollari per altre aziende per ogni dollaro guadagnato da Microsoft. In Paesi come la Cina, l’India e la Russia, la proporzione delle entrate è di oltre 16 dollari per ogni dollaro ottenuto da Microsoft“.
La ricerca di IDC prevede che nel 2007 le attività IT correlate a Microsoft in Italia daranno origine a più di 255.000 posti di lavoro (pari al 38% del totale delle risorse impiegate nel settore IT in Italia). Lo Studio indica che la spesa IT nel nostro Paese raggiungerà i 25,8 miliardi di euro nel 2007, e si prevede che aumenti del 6,2% all’anno nei prossimi quattro anni. Per la spesa in software è attesa una crescita del 6,1% ogni anno. Il software genera attività nei settori dei servizi e della distribuzione, oltre che nelle organizzazioni che utilizzano le tecnologie IT, pertanto anche se gli investimenti nel software pacchettizzato a livello italiano saranno solo un quinto del totale degli investimenti in IT nel 2007, il 49% dell’occupazione nel settore IT sarà relativo al software.
“I nuovi dati IDC evidenziano la profonda penetrazione di Microsoft e dei suoi 25.000 partner nel tessuto economico nazionale“, ha evidenziato Mario Derba, amministratore delegato di Microsoft Italia.
“La nostra filiale favorisce lo sviluppo e la crescita delle aziende di servizi e prodotti IT locali, aggrega e promuove un vero e proprio ecosistema che non solo produce ricchezza, ma è anche capace di dare impulso alla ricerca e all’innovazione in Italia, svolgendo un ruolo guida per la crescita economica e sociale complessiva”.
La Ricerca ha anche rilevato che per ogni euro guadagnato da Microsoft nel 2007, le aziende che lavorano con Microsoft (OEM hardware, aziende di software e società di distribuzione e servizi) ne generano 8,86, contro una media dei Paesi dell’Unione Europea di 7,76 Euro. Inoltre, secondo i risultati della ricerca, nel 2007 più di 25.000 partner appartenenti all’ecosistema di Microsoft otterranno entrate per oltre 8,5 miliardi di euro e investiranno 1,8 miliardi di euro in ricerca e sviluppo, marketing, vendite e supporto nelle economie locali.
Antonio Romano, General Manager IDC Italy & Iberian Region, ha sottolineato che “I risultati dello studio IDC evidenziano ancora una volta l’importanza e la centralità del ‘Footprint Microsoft’ nello sviluppo dell’ecosistema IT in Italia: sia lato offerta sia lato domanda. Ruolo questo – con un rapporto di quasi 1:9 euro generati da altre aziende dell’ecosistema per ogni euro di fatturato Microsoft – che si conferma molto significativo, e che trova nel forte sviluppo di alcuni segmenti, come ad esempio il lancio del nuovo sistema operativo Vista, punte di crescita che IDC ha stimato essere per l’Italia con un rapporto 1:15,7 euro (hardware, software e servizi) per ogni euro di fatturato Microsoft, e con circa 8.000 posti di lavoro aggiuntivi nel 2007 rispetto al 2006″ .
“Di fronte a questo scenario in mutamento, tipico di mercati maturi, acquista maggior valore la capacità di Microsoft di fare sistema e di generare valore lungo tutta la catena , sia in termini economici che occupazionali. Un contributo particolarmente utile per agganciarsi a quella ripresa economica da tempo attesa”, ha concluso Romano. (r.n.)