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Presentato ieri a Roma, nell’ultima giornata di Eurovisioni 2007, l’annuario statistico “European Cinema Yearbook – 2007 advance edition” di MEDIA Salles.
I contenuti principali di questa analisi riguardano il consumo di cinema in Europa negli ultimi 18 anni, la fotografia dei multiplex europei nel 2007, la situazione degli schermi digitali nel mondo rilevata a giugno 2007.
A introdurre la presentazione di questa pubblicazione, curata da MEDIA Salles, l’iniziativa sostenuta dal Programma MEDIA dell’Unione Europea e dal Governo, è stato Piervirgilio Dastoli, Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea.
I dati sono stati commentati da Elisabetta Brunella, Segretario Generale di MEDIA Salles.
Dallo Studio emerge che oltrepassano quota 4.000 gli schermi digitali nel mondo, mentre rallenta la crescita dei multiplex in Europa, dopo un 2006 che totalizza 999 milioni di spettatori europei (+4,6% rispetto al 2005).
Erano 1.354 nel giugno 2006, gli schermi digitali dotati di tecnologia DLP CinemaTM in tutto il mondo. MEDIA Salles ne “fotografa” ora – al 30 giugno 2007 – una quantità più che triplicata: 4.205, con un incremento che, in 12 mesi, sfiora il 211%.
Si conferma il balzo in avanti del Nord America che, con 3.106 unità (+307%), arriva a detenere il 76% del parco digitale mondiale, aumentando la distanza con gli altri territori.
L’Europa, pur passando da 262 a 694 schermi digitali, (di cui 244 in Gran Bretagna, 142 in Germania, 44 in Belgio e 31 in Italia), cresce del 165%, cioè meno della media. Sempre di più, comunque, dell’Asia che, già continente pioniere dell’adozione del digitale, tra il 2006 e il 2007 avanza solo del 16% (da 309 a 360 schermi).
Sempre sul fronte delle infrastrutture l’Annuario “European Cinema Yearbook” di MEDIA Salles documenta la situazione dei multiplex – complessi con almeno 8 schermi – in Europa: tra il 1° gennaio 2006 e la stessa data del 2007 sono passati da 1.031 a 1.081, per un totale di rispettivamente 11.072 e 11.612 schermi. Si conferma la tendenza alla crescita, ma a un ritmo rallentato: +4,9% rispetto al +5,4% dei dodici mesi precedenti. Tra i paesi col maggior numero di nuovi complessi figura l’Italia che, al 1° gennaio del 2007, registra nei multiplex un totale di 1.057 schermi (rispetto ai 950 del 1° gennaio 2006).
Per quanto riguarda la frequenza nelle sale europee, il 2006 chiude in positivo, portando una boccata d’ossigeno dopo il 2005, annus horribilis. Nei 34 paesi rilevati dall’Annuario, gli spettatori arrivano a sfiorare il miliardo (999 milioni, +4,6% rispetto al 2005).
I 19 paesi dell’Europa Occidentale mostrano un incremento medio dei biglietti venduti di circa il 2,6%, da 833,3 a 855,2 milioni.
L’Europa Centro-Orientale e il Bacino del Mediterraneo ottengono dei risultati nel complesso lusinghieri, registrando presenze in aumento del 20,6%. Gli spettatori passano così da 94,4 a 113,8 milioni.
Un anno dunque migliore del 2005, ma non per tutti. Dei 5 maggiori mercati europei, crescono Francia (188 milioni di spettatori, +8,3% rispetto al 2005) e Germania (136,7 milioni di spettatori, +7,4%).
L’Italia resta stabile con 102,4 milioni di biglietti venduti. Arretrano Regno Unito (156,6 milioni di spettatori, -4,9%) e la Spagna (123,5 milioni di spettatori, -3,2%).
Alla sua sedicesima edizione, l’Annuario, cardine del servizio di informazione sull’industria cinematografica internazionale, offre un quadro di insieme e un’analisi dello stato dell’arte a professionisti, istituzioni pubbliche, mezzi di comunicazione e ricercatori. Il documento sarà disponibile in quattro lingue sul sito, in modo da rendere ancora più facile e agevole la consultazione di quello che Nikolaos Sifunakis, Presidente della Commissione Cultura del Parlamento Europeo, definisce nella sua prefazione “una fonte di informazioni statistiche diventata ormai familiare ai professionisti dell’industria cinematografica e ai decisori europei così come a tutti coloro che con passione lavorano per sviluppare il potenziale della cultura europea come fonte di innovazione per il futuro”.
MEDIA Salles incoraggia la distribuzione nei cinema di prodotti audiovisivi europei, sia attraverso iniziative che coinvolgono gli esercenti cinematografici europei, sia attraverso eventi intesi ad accrescere la visibilità delle produzioni europee tra gli operatori e il pubblico potenziale, creando canali di informazione specifici su scala mondiale. Le azioni attualmente sviluppate si collocano in tre aree principali – formazione, promozione e informazione – integrandosi a vicenda.
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