Nobel Scienza 2007. La Ue si congratula con i 4 scienziati europei vincitori del prestigioso premio

di Rossella Lorusso |

Unione Europea


Albert Fert

Quattro scienziati europei si sono aggiudicati  il premio Nobel per la Medicina, la Fisica e la Chimica. Un riconoscimento che, al di là dei meriti personali, sancisce la vitalità del settore europeo della ricerca e dell’innovazione. 

Sir Martin Evans, dell’Università di Cardiff, ha condiviso il premio Nobel per la Medicina con due scienziati statunitensi per il loro lavoro sulla genetica dei topi.

Albert Fert (Università di Parigi e CNRS – Centro Nazionale di Ricerca Scientifica) e Peter Grünberg del Centro di Ricerca di Jülich hanno condiviso il premio Nobel per la Fisica per la scoperta del fenomeno fisico della Magnetoresistenza gigante (Giant Magnetoresistance, GMR), sul quale si basano le tecnologie attualmente impiegate per leggere i dati sugli hard disk.

Gerhard Ertl (Istituto Fritz Haber – della società Max Planck di Berlino) è stato insignito del Premio Nobel per la Chimica per il suo studio dei processi chimici sulle superfici solide.

Dobbiamo andare indietro nel tempo di molti anni per ritrovare l’ultima volta che la maggior parte dei premi Nobel per la scienza sono stati assegnati a scienziati europei “, ha detto Janez Potocnik – Commissario europeo della Ricerca Scientifica

I miei più vivi complimenti vanno a questi scienziati di talento”, ha aggiunto Potocnik, sottolineando come “il raggiungimento di un così importante traguardo oltre a essere principalmente un obiettivo personale, è anche il riconoscimento del contributo di queste persone al mondo della scienza”

“Mi auguro – ha quindi dichiarato il Commissario Ue – che essi si sentano “orgogliosi di dimostrare che la ricerca scientifica europea è viva e vegeta, e produce risultati di prima classe a livello mondiale. Sono sicuro che il loro successo possa servire alle giovani generazioni di scienziati come fonte di ispirazione, ed ai nostri governanti come stimolo a proseguire i loro sforzi volti a garantire la reputazione dell’Europa come luogo eccellenza per la scienza: una vera società della conoscenza”.

Per il vicepresidente della Commissione europea Günter Verheugen – che aveva consegnato lo scorso anno al professor Grünberg il premio ‘Inventor of the Year’ per la stessa scoperta che gli è valsa il premio Nobel –  l’attribuzione di questo nuovo riconoscimento “è un grande merito per la ricerca e l’innovazione europea, che conferma come l’Europa sia un centro di eccellenza in queste discipline”.

 I gruppi di ricerca guidati dal  professor Fert e dal professor Ertl sono attualmente impegnati in progetti finanziati dai Programmi quadro di ricerca della Unione europea, relativi agli ossidi magnetici (Advanced magnetic oxides for responsive engineering) e ai nanomateriali catalitici (Integrated Design of Catalytic Nanomaterials for a Sustainable Production).      

IL premio “‘Inventore europeo dell’Anno“è una iniziativa congiunta della Commissione europea e l’Ufficio europeo dei brevetti (UEB), ed è stato assegnato per la prima volta nel 2006.

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