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Nuova licenza 3G: l’Arcep rifiuta la candidatura di Free, ‘Non rispettate le condizioni economiche’

Francia


Free, l’unico candidato interessato alla quarta licenza 3G messa in vendita in Francia, ha incassato il pollice verso dell’Arcep – l’Authority francese per le tlc – per non aver rispettato le condizioni finanziarie richieste.

 

Il prezzo della licenza è stato fissato a 619 milioni di euro, la stessa cifra pagata per le prime tre licenze 3G assegnate nel 2001-2002.

 

Ma la candidatura di Free – l’unica arrivata all’Arcep alla scadenza del tempo fissato per presentare domanda, il 31 luglio – è stata giudicata non idonea, poiché non rispetterebbe, spiega l’Authority, “…i criteri di qualificazione e di conseguenza non può che essere respinta”.

 

Con buona pace dei altri tre operatori che hanno ottenuto la licenza: le prime due, a Orange France e SFR, sono state assegnate nel 2001, la terza, a Bouygues Telecom, nel 2002.

 

L’arrivo di Free, che dopo il suo successo nel web vorrebbe trasporre il modello low-cost alla telefonia mobile, avrebbe infatti potuto costituire una minaccia per i tre operatori.

 

Iliad – casa madre di Free – non intende comunque arrendersi: la società ribadisce il suo interesse perla licenza 3G e si rivolge ai poteri pubblici per chiedere di mettere in atto “le condizioni che permettano l’ingresso di un quarto operatore nell’arena 3G”.

 

“Il mercato francese – spiega Iliad – non è ancora abbastanza competitivo ed è caratterizzato da uno dei più bassi tassi di penetrazione in Europa, con offerte tariffarie poco allettanti per i consumatori”.

 

Anche l’Autorità considera che l’attribuzione di una nuova licenza potrebbe servire a intensificare la concorrenza sul mercato delle comunicazioni mobili e a stimolare l’evoluzione dei servizi verso la terza generazione “a tutto vantaggio dei consumatori”.

 

Per favorire la competizione sul mercato dei servizi mobili di nuova generazione, l’Arcep ha avviato anche i lavori per l’elaborazione delle modalità che consentano di riutilizzare le attuali frequenze 2G per offrire servizi di terza generazione.

Sull’argomento si è pronunciato anche l’UMTS Forum, che ha di recente pubblicato anche un White Paper per sottolineare i benefici di un simile approccio, che consentirebbe la rapida estensione della copertura 3G da parte di tutti gli operatori mobili.

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