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Il presidente di Telefonica, Cesar Alierta, è fiducioso sulla prossima chiusura del dossier Telecom Italia, ancora all’esame dell’autorità di regolazione brasiliana, Anatel.
L’accordo è stato autorizzato dalle Autorità europee, ma le difficoltà poste in essere dall’opposizione del miliardario americano Carlos Slim – patron del terzo operatore mobile brasiliano, Claro – hanno rallentato l’iter dell’approvazione da parte dell’Anatel, che ora però, ottenuto il via libera della Corte federale (che ha bloccato le richieste di Slim) dovrebbe procedere rapidamente alla chiusura del dossier.
Secondo quanto riportato dal quotidiano londinese Financial Times, Alierta sarebbe fiducioso in una soluzione già prima della fine del mese.
Alcuni giorni fa, anche il patron di Pirelli, Marco Tronchetti Provera aveva dichiarato di prevedere il closing dell’operazione entro il 15 novembre.
Al perfezionamento dell’operazione, Telefonica avrà il 43% di Telco, che a sua volta controllerà il 23,6% di Telecom Italia. Accanto a Telefonica, Mediobanca, Generali, Intesa Sanpaolo e Sintonia (Benetton).
I dubbi delle Autorità brasiliane derivano dal fatto che l’operatore spagnolo controlla il maggiore operatore mobile brasiliano, Vivo, in joint venture con Portugal Telecom, mentre Telecom Italia controlla Tim Brasil, il secondo operatore mobile del Paese con una quota del 25,8% e ricavi in crescita del 37% a 3 miliardi di reais al primo trimestre 2007.
Telefonica, inoltre, controlla società telefoniche in 13 Paesi dell’America Latina, che sono di fatto diventate il motore della crescita della società.
L’Anatel deve dunque chiarire se l’operazione avrà effetti negativi sulla concorrenza, anche se – secondo quanto ribadito più volte da Alierta – Telefonica non pensa tanto ad una fusione tra Vivo e Tim Brazil, quanto a una partnership industriale. In questo modo, le due società potrebbero condividere le infrastrutture della telefonia mobile in Brasile, che sarebbero quindi operative tanto per Vivo che per Tim Brazil.
Più vaghi gli accenni a eventuali mire su Telecom Italia. Di fatto, il quotidiano britannico ventilava alcuni mesi fa questa ipotesi senza però riferire alcun virgolettato relativo a un tema così scottante nell’intervista in questione, limitandosi semplicemente a scrivere che il presidente “non ha escluso la possibilità che Telefonica si possa eventualmente assicurare il controllo di Telecom Italia” e aggiungendo “Alierta minimizza la possibilità che Telefonica intenda rilevare in tempi brevi quote dagli altri soci della cordata, sottolineando come i politici italiani siano interessati a far restare la società in mani locali. Non ha escluso però una eventuale acquisizione.