Unione Europea
Il prossimo lunedì, 17 settembre, il Tribunale di prima istanza di Lussemburgo comunicherà la propria decisione riguardo al processo antitrust che coinvolge il gigante americano dell’informatica Microsoft.
In particolare, la questione riguarda le accuse mosse al gruppo dalla Commissione in merito all’eventuale stato di abuso di posizione dominante sul mercato europeo del software, che ha già portato all’imposizione di una multa record da 497 milioni di euro.
Ben poco per le finanze della società di Bill Gates, ma sicuramente un duro colpo all’immagine di un team da sempre in prima linea nel mondo informatico.
Nel centro del mirino, i problemi di interoperabilità in materia di server e la presenza di Windows Media Player nei sistemi operativi, che rende meno visibili le soluzioni concorrenti.
Microsoft si è sempre difesa, sostenendo di non aver mai disincentivato i consumatori a comprare il software di altre aziende e di essere emerso come leader di mercato includendo il proprio lettore multimediale al sistema operativo Windows, che è usato dal 95% degli utenti.
Per la Ue, la decisione potrebbe creare un importante precedente sia per la credibilità della Commissione, ma anche per le altre società desiderose di stabilire il proprio dominio con un’onnipresenza sul mercato.
Da considerare anche un aspetto politico di non secondaria importanza: una sentenza contro Microsoft potrebbe avere ripercussioni al di là dell’Atlantico se il prossimo anno i Democratici vincessero le elezioni.
Ricordiamo infatti che mentre il Dipartimento di giustizia intendeva smantellare Microsoft, con grande danno per quest’ultimo, il successivo arrivo di George Bush aveva cambiato i fatti, portando a un accordo stragiudiziale.
Lo scorso venerdì, intanto, Microsoft e Siemens hanno firmato un interessante accordo per sviluppare una linea di prodotti di navigazione e intrattenimento per le automobili. I nuovi prodotti, di marchio Siemens e basati su software Microsoft, entreranno in produzione nel 2009.
Il mercato dei sistemi di intrattenimento per auto dovrebbe passare dai 38 miliardi di dollari attuali a 54 miliardi di dollari nel 2012, secondo le stime dell’istituto di ricerca iSuppli.
La crescente diffusione dei lettori portatili multimediali e del download di contenuti dalla Rete sta spingendo i produttori di automobili e i suoi fornitori a ripensare le loro offerte, che fino a oggi si basavano principalmente su autoradio integrati incapaci di “dialogare” con gadget elettronici di ultima generazione.