Europa
Telefonica investirà quest’anno oltre 8 miliardi di euro – pari al 14% dei profitti previsti – per lo sviluppo di infrastrutture e nuovi servizi.
Il gruppo iberico, intanto, attende la decisione dell’Anatel, l’Authority brasiliana per le tlc, sul dossier Telecom Italia. Decisione attesa per le prossime ore e che dovrebbe dare il via libera al travaso della proprietà di Telecom dalla galassia Pirelli alla newco Telco, che controllerà il 23,6% della società.
Il closing dell’operazione è stato rinviato in seguito al ricorso presentato da Carlos Slim – già concorrente per il controllo del gruppo italiano – che in Brasile controlla l’operatore Claro, diretto concorrente di Tim Brasil e di Vivo (Telefonica). Carlos Slim, secondo uomo più ricco del mondo dopo Bill Gates con una fortuna stimata in 53,1 miliardi di dollari, avrebbe infatti chiesto di accedere alla documentazione sul dossier Telco e un tribunale brasiliano avrebbe ingiunto all’Anatel di farlo.
Anatel, da canto suo, ha presentato ricorso alla Corte suprema federale contro la richiesta di Slim di ottenere ulteriori documentazioni, dal momento che permettere a un soggetto non direttamente coinvolto nel procedimento di accedere ai documenti creerebbe un precedente.
Alla chiusura del dossier – in caso di pronuncia favorevole, l’Anatel potrebbe inserire nuovamente
In attesa del pronunciamento della corte, intanto, Telecom si prepara al cda sui conti semestrali, convocato per venerdì 7 settembre. Riunione che potrebbe sancire anche l’uscita dal board degli ultimi due rappresentanti della Bicocca (Claudio De Conto e Carlo Puri Negri) e la cooptazione dei membri di Telefonica.
La notizia dell’imminente pronunciamento dell’Anatel sul dossier ha fatto bene al titolo Telecom che in avvio di contrattazioni segna un deciso rialzo, mentre gli analisti Citigroup hanno alzato il rating della società da ‘hold’ a ‘buy’ con target price a 2,30 euro.
Tornando a Telefonica, il direttore generale Julio Linares ha reso note le prospettive del gruppo per il mercato domestico, dove ci si aspetta un tasso di penetrazione della telefonia mobile pari al 130% entro il 2009 (rispetto all’attuale 104%).
Anche la penetrazione della banda larga, settore dove la Spagna fa persino peggio dell’Italia, dovrebbe subire un’accelerazione nei prossimi anni per raggiungere nel 2009 almeno il 53% delle famiglie rispetto all’attuale 31%.