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Il più popolare sito di social networking – MySpace – ha lanciato l’offensiva contro le migliaia di pedofili che si aggirano per il portale alla ricerca di vittime da adescare.
Il sito, che conta su 80 milioni di iscritti, ha innanzitutto rilasciato delle cifre che fanno intuire quanto in crescita sia il numero di criminali sessuali che frequentano il portale: a maggio aveva reso noto di aver cancellato dal servizio 7.000 persone schedate dalle forze dell’ordine come predatori sessuali.
La società – che fa parte della scuderia News Corporation di Rupert Murdoch – ha fatto sapere ora di avere espulso altri 29 mila utenti con precedenti per reati sessuali.
Popolarissimo tra i teenager di tutto il mondo, MySpace è appena sbarcato anche Italia. Sulle cosiddette reti sociali, giovani – ma anche sempre più adulti – possono creare il proprio profilo e costruire un network personale che li connette ad altri utenti, conosciuti o meno.
Un’esplosione di popolarità che ha posto anche l’accento sulle diverse problematiche legate alla sicurezza di questi siti che, come molti altri, pongono i minori a rischio di adescamento da parte dei tantissimi malintenzionati che popolano la rete così come le strade del mondo.
Secondo un recente sondaggio condotto da Pew Internet & American Life Project su un campione di 935 ‘teen’ americani, il 55% ha creato un profilo personale online su siti di social networking come MySpace o Facebook.
La sicurezza degli utenti più piccoli è sempre stata molto a cuore a MySpace, più di qualsiasi altro sito di interazione sociale. Lo scorso anno, ad esempio, la società ha ingaggiato Hemanshu Nigam, ex procuratore federale contro lo sfruttamento dell’infanzia su Internet e anche ex direttore alla sicurezza di Microsoft, per mettere in guardia gli utenti – soprattutto i più giovani – contro i pericoli di avance sessuali.
MySpace ha anche lanciato una campagna – in collaborazione con l’Advertising Council e il National Center for Missing and Exploited Children – per guidare genitori e ragazzi a un uso sicuro della rete. Campagna che sarà estesa anche ad altri siti e canali televisivi della News Corp.
Le ultime allarmanti cifre sui pedofili sono le prime rilasciate da MySpace in due Stati americani – North Carolina e Connecticut – che avevano fatto pressing sulla società affinché rivelasse i dati sui predatori sessuali beccati a frequentare il sito.
“L’esplosione epidemica dei profili pedofili su MySpace – 29 mila e oltre – richiede un’azione forte e immediata”, ha dichiarato il procuratore generale del Connecticut Richard Blumenthal.
Nel North Carolina, il procuratore Roy Cooper sta spingendo per una legge che imporrebbe ai minori l’obbligo di avere il consenso dei genitori prima di creare un profilo sui siti come MySpace.
Una simile legge, ha spiegato il procuratore, “ridurrebbe il numero dei minori a rischio, perché sicuramente ne circolerebbero meno sui siti di social networking”, che attualmente permettono di creare un profilo solo ai maggiori di 14 anni.