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Si riducono gli investimenti IT della PA. AITech-Assinform lancia l’allarme e propone un progetto per innovare

Italia


“La dinamica della spesa pubblica italiana che continua a rivelarsi ancora fuori controllo, fenomeno rispetto al quale autorevoli istituzioni, non ultimo il Governatore della Banca d’ Italia Mario Draghi, hanno lanciato numerosi allarmi, va di pari passo con la riduzione degli investimenti informatici nella pubblica amministrazione e l’abbassamento della loro qualità, processo che è altrettanto grave e che dovrebbe preoccupare nella stessa misura“.

Questa volta è AITech-Assinform, l’associazione nazionale delle imprese d’informatica aderente a Confindustria, a lanciare l’allarme in occasione della riunione del Consiglio direttivo.

 

“Nell’ultimo quinquennio – si legge in una nota diramata dall’Associazione – stiamo assistendo da un lato al calo costante degli investimenti informatici da parte della PA e all’allungamento dei tempi di pagamento, dall’altra al ricorso crescente e diffuso dell’in house. Tuttavia questo tipo di politica non ha frenato la fuga in avanti della spesa pubblica e ciò dimostra che non siamo di fronte a un processo di razionalizzazione e ricerca di efficienza, ma a un avvitamento della Pa su stessa che, in realtà, sta allontanando le possibilità di mantenere sotto controllo i conti e di produrre dei cambiamenti significativi in termini di efficienza”.

 

“Per affrontare seriamente il problema – continua il Consiglio direttivo di AITech-Assinform – invitiamo il Governo a utilizzare l’It per il controllo della spesa attraverso la qualificazione della domanda pubblica, la ripresa degli investimenti in informatica e affidando la ricerca delle migliori soluzioni alla concorrenza fra le imprese del settore. Il denaro pubblico speso per un progetto strategico sull’It al servizio dell’ammodernamento e messa in efficienza della Pa non costituisce un costo da tagliare, ma un investimento sul futuro del Paese”.

 

I numeri parlano chiaro: nell’ultimo quinquennio la Pac ha diminuito del 18% la sua spesa in tecnologie informatiche. Nel solo 2006 l’entità della contrazione è stata pari al 4,8%, ma il Cnipa ha sottolineato come sia stata la spesa destinata agli investimenti e alle attività di sviluppo a subire i maggiori tagli, diminuendo addirittura del 9,2%. Per la PA locale il problema è più complesso: il trend di spesa nel 2006 è salito complessivamente del 2,9%, ma si tratta di una flessione rispetto all’anno precedente quando la crescita è stata del 3,4%. Ma nella Pal il fenomeno più rilevante è che una quota crescente della domanda, giunta ormai al 43%, viene destinata a società di servizi informatici controllate dagli Enti stessi, cioè al mercato captive alimentato dal ricorso esponenziale agli affidamenti in house.

 

Di fronte a questa realtà, secondo il Direttivo di AITech-Assinform, bisogna puntare con coraggio al cambiamento. La proposta è di lanciare un progetto “Pa 2015″ che, analogamente a quanto si sta facendo per l’innovazione industriale con “Industria 2015″ , proponga un concorso di idee (call for ideas) per innovare la pubblica amministrazione. A questo proposito l’Associazione ha deciso di costituire un gruppo di esperti, messi a disposizione dalle migliori aziende associate, che dovrà supportare le imprese d’informatica nella partecipazione ai bandi di Industria 2015 contribuendo alla presentazione di soluzioni innovative. E’ un impegno questo che AITech-Assinform mette in campo per contribuire all’innovazione del Made in Italy e che, ove fattibile, potrebbe essere attuato anche per la Pubblica amministrazione. (r.n.)

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