Italia
“La dinamica della spesa pubblica italiana che continua a rivelarsi ancora fuori controllo, fenomeno rispetto al quale autorevoli istituzioni, non ultimo il Governatore della Banca d’
Questa volta è AITech-Assinform, l’associazione nazionale delle imprese d’informatica aderente a Confindustria, a lanciare l’allarme in occasione della riunione del Consiglio direttivo.
“Nell’ultimo quinquennio – si legge in una nota diramata dall’Associazione – stiamo assistendo da un lato al calo costante degli investimenti informatici da parte della PA e all’allungamento dei tempi di pagamento, dall’altra al ricorso crescente e diffuso dell’in house. Tuttavia questo tipo di politica non ha frenato la fuga in avanti della spesa pubblica e ciò dimostra che non siamo di fronte a un processo di razionalizzazione e ricerca di efficienza, ma a un avvitamento della Pa su stessa che, in realtà, sta allontanando le possibilità di mantenere sotto controllo i conti e di produrre dei cambiamenti significativi in termini di efficienza”.
“Per affrontare seriamente il problema – continua il Consiglio direttivo di AITech-Assinform – invitiamo il Governo a utilizzare l’It per il controllo della spesa attraverso la qualificazione della domanda pubblica, la ripresa degli investimenti in informatica e affidando la ricerca delle migliori soluzioni alla concorrenza fra le imprese del settore. Il denaro pubblico speso per un progetto strategico sull’It al servizio dell’ammodernamento e messa in efficienza della Pa non costituisce un costo da tagliare, ma un investimento sul futuro del Paese”.
I numeri parlano chiaro: nell’ultimo quinquennio la Pac ha diminuito del 18% la sua spesa in tecnologie informatiche. Nel solo 2006 l’entità della contrazione è stata pari al 4,8%, ma il Cnipa ha sottolineato come sia stata la spesa destinata agli investimenti e alle attività di sviluppo a subire i maggiori tagli, diminuendo addirittura del 9,2%. Per la PA locale il problema è più complesso: il trend di spesa nel 2006 è salito complessivamente del 2,9%, ma si tratta di una flessione rispetto all’anno precedente quando la crescita è stata del 3,4%. Ma nella Pal il fenomeno più rilevante è che una quota crescente della domanda, giunta ormai al 43%, viene destinata a società di servizi informatici controllate dagli Enti stessi, cioè al mercato captive alimentato dal ricorso esponenziale agli affidamenti in house.
Di fronte a questa realtà, secondo il Direttivo di AITech-Assinform, bisogna puntare con coraggio al cambiamento. La proposta è di lanciare un progetto “Pa