Giappone
L’operatore giapponese di telefonia mobile, NTT DoCoMo, partirà con i primi test per il Super 3G. Questo nuovo sistema di comunicazione consente una velocità di comunicazione downlink di 300 Mbps. La velocità uplink è di 100 Mbps, vale a dire 260 volte più rapida dell’attuale 3G.
Questa tecnologia combina lo standard HSDPA (High-speed Downlink Packet Access) e HSUPA (High-speed Uplink Packet Access). Questi due formati sono nati dal W-CDMA, riconosciuto dal 3GPP. Il super 3G, o anche 3.9G, potrebbe prendere il nome di 3G LTE (Long Term Evolution). Consente un miglior uso dello spettro e ridotti tempi di attesa. Ricordiamo che per l’Europa, il 3G si basa sulla tecnologia UMTS.
Il super 3G sarà testato in laboratorio, utilizzando la tecnica MIMO (Multiple Input Multiple Output). Due serie di quattro antenne in trasmissione e ricezione dovrebbero essere sufficienti per realizzare questa performance.
La tecnologia MIMO , sovrapponendo due segnali radio compatibili con 802.11g, consente di duplicare la velocità di trasmissione dei dati. MIMO utilizza inoltre i riflessi del segnale, che possono ostacolare le prestazioni nei normali prodotti wireless, per accrescere il raggio d’azione e ridurre le aree non coperte di una rete wireless tradizionale, garantendo una copertura fino a tre volte superiore rispetto alla tecnologia 802.11g.
Questi test saranno per NTT DoCoMo l’occasione di sperimentare la tecnica dell’handover, ma anche quelle di trasmissione voce-dati.
L’obiettivo è di rendere compatibile il super 3G con gli standard dell’alta definizione, visto che l’HD sarà presto una realtà per i cellulari del futuro.
L’operatore giapponese, grazie a questi test, potrà così presentare il 3G LTE prima dell’arrivo del 4G previsto tra il 2011 e il 2012.
Oltre che con i fornitori, DoCoMo lavora con il produttore giapponese NEC su delle infrastrutture telefoniche in grado di supportare il super 3G.
Il lancio commerciale della rete è fissato per il 2009. Anche altre compagnie stanno lavorando alla tecnologia LTE e tra queste ci sono Alcatel-Lucent, Ericsson e Siemens Network.
Il mercato del super 3G dovrebbe valere 18 miliardi di dollari da qui al 2014. Ma sono ancora molti i Paesi che non hanno avviato alcuna sperimentazione per questa tecnologia. Alcune società, come RIM e Apple, hanno deciso di non includere lo standard 3G negli ultimi prodotti messi sul mercato, come per esempio il Blackberry 8820 e l’iPhone, preferendo lo standard Edge.
Si nota infine che il dibattito sulla pericolosità per la salute delle trasmissioni wireless è tornato attuale per via del Wi-Fi. Nessuno dubita che la polarizzazione delle tecniche di trasmissione mobile broadband riproporrà la questione e necessiterà di chiarimenti da parte delle autorità competenti.