Unione Europea
Come preannunciato ieri, (Tv mobile: DVB-H per tutti? La Ue decide per la norma unica), la Commissione ha adottato una strategia per favorire l’adozione della televisione mobile nei 27 Stati membri dell’Unione europea, invitando i Paesi e il settore industriale ad agevolare e accelerare la diffusione della televisione mobile in Europa e ad adottare il DVB-H (Digital Video Broadcasting – Handheld) come standard unico europeo per la televisione mobile.
“La radiodiffusione mobile costituisce un’opportunità eccezionale che deve permettere all’Europa di mantenere e rafforzare la sua leadership nell’ambito delle tecnologie e dei servizi audiovisivi mobili“, ha dichiarato Viviane Reding, commissario Ue per la Società dell’informazione e Media.
“L’Europa sta vivendo un momento decisivo. Possiamo diventare leader mondiali – come è avvenuto nel settore della telefonia mobile grazie allo standard GSM sviluppato dall’industria europea – o consentire ad altre regioni di appropriarsi della maggior parte del promettente mercato della televisione mobile. Non possiamo limitarci ad aspettare. È giunto il momento per l’industria e i governi europei di interessarsi alla televisione mobile”.
Finora l’introduzione e la diffusione della Tv mobile nell’Ue sono avvenute a un ritmo lento mentre i concorrenti dell’Europa hanno realizzato progressi considerevoli. Se l’Europa non adotta rapidamente misure concrete rischia di perdere il suo vantaggio competitivo. Il tasso di penetrazione della televisione mobile nella Corea del Sud, il mercato asiatico più sviluppato, sfiora il 10%. Mentre questa cifra è inferiore all’1% in Italia che è il mercato europeo più sviluppato.
La Commissione attribuisce una notevole importanza al successo della televisione mobile il cui fatturato potrebbe arrivare a 20 miliardi di euro nel 2011, interessando 500 milioni di telespettatori nel mondo. La Commissione considera la comunicazione pubblicata in data odierna “Rafforzare il mercato interno della televisione mobile” cruciale per la creazione di posti di lavoro e di sbocchi commerciali per i creatori di contenuti, I fornitori di servizi e i produttori di hardware e per fornire al grande pubblico nuovi servizi ad elevato valore aggiunto.
La Commissione ha stabilito che tre fattori svolgono un ruolo determinante per il successo della televisione mobile:
Standard/interoperabilità: la Commissione intende promuovere il consenso circa uno standard comune in modo da ridurre la frammentazione del mercato dovuta all’esistenza di diverse tecnologie di televisione mobile. Il successo planetario dello standard GSM, che beneficiato del forte sostegno della Commissione e degli Stati membri alla fine degli anni 80, dimostra quali benefici possono essere ottenuti dallo sviluppo di uno standard comune. Attualmente lo standard DVB-H appare come il più forte candidato per la futura diffusione della televisione mobile, con prove e lanci commerciali riusciti in 18 paesi europei e in un numero crescente di altri paesi.
La Commissione nelle settimane future preparerà l’iscrizione del DVB-H nell’elenco degli standard dell’Ue pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, incoraggiando così ufficialmente il suo utilizzo nei 27 Stati membri. Inoltre seguirà da vicino le evoluzioni del mercato nel corso dei prossimi mesi e nel 2008 presenterà delle proposte; potrebbe persino decidere, qualora lo riterrà necessario e opportuno, di rendere obbligatorio l’uso dello standard DVB-H.
Spettro: la comunicazione pubblicata oggi sottolinea l’esigenza di una strategia comunitaria per il cosiddetto “dividendo digitale”, la parte di spettro che sarà liberata dal passaggio dalla televisione analogica tradizionale alla televisione digitale. La Commissione esorta gli Stati membri a mettere a disposizione dei servizi di televisione mobile una parte della banda UHF (da 470 a 862 MHz) non appena essa si liberi. Questo spettro è considerato, per le sue caratteristiche tecniche, come il più adatto per i servizi mobili multimediali. La Commissione ha inoltre avviato l’apertura di un’altra banda di frequenze ai servizi di televisione mobile, la cosiddetta banda L (da 1452 a 1492 MHz) che costituisce una soluzione alternativa.
Un quadro di regolamentazione favorevole: le procedure adottate a livello nazionale per regolamentare i servizi di televisione mobile variano in maniera considerevole. Ciò determina un’incertezza normativa nell’UE. La Commissione considera la televisione mobile un servizio in fase nascente che non dovrebbe essere gravato di obblighi inappropriati (quadro regolamentare “leggero”). Organizzerà uno scambio di migliori pratiche e fornirà orientamenti per l’istituzione di un quadro coerente per i sistemi di autorizzazione per la televisione mobile.
La Commissione ritiene che il 2008 sarà un anno fondamentale per la diffusione della televisione mobile nell’UE viste le importanti manifestazioni sportive previste, come il Campionato europeo di calcio e i Giochi olimpici estivi, che costituiranno un’occasione unica per sensibilizzare i consumatori e diffondere l’uso di nuovi servizi.
Nel marzo 2006 la Commissione ha incoraggiato la costituzione di un Consiglio europeo della radiodiffusione mobile (European Mobile Broadcasting Council EMBC) per promuovere la Tv mobile in Europa. A questo forum hanno partecipato operatori delle telecomunicazioni, produttori di hardware e software, emittenti e fornitori di contenuti. L’EMBC tuttavia non è riuscito ad individuare soluzioni settoriali e per questo motivo la Commissione ha deciso di intervenire e promuovere attivamente l’adozione della televisione mobile in Europa. (r.n.)
Mobile broadcasting is a tremendous opportunity for Europe to maintain its leadership
An EU Strategy for Mobile TV -Frequently Asked Questions