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Rai: Gentiloni nomina il Comitato Scientifico che vigilerà sulla qualità della Tv  

Italia


Il Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni ha firmato un Decreto Ministeriale con cui ha nominato i componenti del Comitato Scientifico previsto dall’art. 3 comma 8 del Contratto Nazionale di Servizio, che avrà il compito di monitorare la qualità dell’offerta radiotelevisiva della Rai e di verificare il raggiungimento degli obiettivi di valore pubblico e di corporate reputation.

 

Il Comitato, che  opererà con il supporto logistico e tecnico della Rai, è presieduto da Giuseppe Sangiorgi, designato dal Ministro delle Comunicazioni,  ed è composto dai seguenti membri: Gabriele Lavia, designato dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni; Remigio Del Grosso, designato dal Consiglio Nazionale degli Utenti; Mario Abis, designato dalla Rai; Giorgio Marbach, designato dalla Rai; Piero Zucchelli, designato dalla Rai.

 

Il Contratto di servizio approvato lo scorso gennaio risulta “innovativo” per molti aspetti.

Si propone tre obiettivi, come ha spiegato Gentiloni nell’occasione, “più qualità, più servizio pubblico, più impegno dal punto di vista tecnologico“, e che supera “le insufficienze dei testi precedenti” ma che per diventare il fondamento della Rai del futuro, “deve essere applicato”.

 

La novità principale riguarda proprio la qualità e prevede l’introduzione del sistema di monitoraggio del valore pubblico “…creato sulla base dell’esperienza britannica e francese”.

Non ci sarà più soltanto la misurazione dell’ascolto delle trasmissioni, ma un indice di valore pubblico ricavato da tre indicatori dei quali una Commissione apposita fisserà l’obiettivo che la Rai dovrà raggiungere.

 

 “…Il contratto di servizio, con l’indice di valore pubblico – ha sottolineato il Ministro – introduce l’idea di un servizio pubblico non per pochi intimi, ma di qualità e con molto pubblico”.

 

A garanzia dei criteri dell’indice di valore pubblico è stato istituito per l’appunto il Comitato Scientifico, le cui valutazioni consentiranno a Governo e Parlamento di dire alla Rai di superare la soglia di indice di valore pubblico, eventualmente giudicata insufficiente.

 

La seconda questione è quella dell’Innovazione dell’offerta: qui per la prima volta, accanto alla Tv e alla radio, viene affiancata anche un’offerta multimediale, colmando una certa arretratezza dei testi precedenti. Ma anche l’attenzione alla tutela dei minori e dei disabili.

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