Italia
Le tecnologie nate per lo spazio come l’osservazione della terra, la navigazione e le telecomunicazioni satellitari, oggi sono da considerarsi tutt’altro che futuristiche e sono ormai parte integrante della vita moderna, con applicazioni riscontrabili nella vita di tutti i giorni: dalla navigazione satellitare per automobili e telefoni cellulari alle reti di distribuzione dell’energia, dai sistemi bancari al turismo, all’agricoltura e alla protezione civile. Trasporti e mobilità, territorio e urbanistica, ambiente e sicurezza.
Un mercato di prodotti e servizi che registra annualmente un tasso di crescita del 25% e che è destinato a una notevole espansione: entro il 2020 si stima saranno circa 3 miliardi i ricevitori satellitari attivi.
Evoluzione di queste tecnologie e delle possibili future sinergie tra aziende, mercato, atenei ed Enti impegnati nella ricerca aerospaziale: questi i temi chiave di Space2Land (Roma, 11-12 luglio 2007), il workshop organizzato da Filas, la società della Regione Lazio per il sostegno dell’innovazione.
Per la prima volta circa 200 rappresentanti di aziende di aereospazio, informatica, trasporti, assieme a istituzioni, università ed enti di ricerca si a confronto in un’unica sede per avviare un incontro tra domanda e offerta nell’ambito delle applicazioni spaziali. Tra i partecipanti, Autostrade, Finmeccanica, Trenitalia, ATAC, ANAS, Servizio ARES 118, Presidenza del Consiglio dei Ministri – dipartimento Protezione Civile e circa150 aziende del Distretto laziale.
Un progetto concreto di sviluppo industriale, che attraverso il workshop ha fornito un contributo consistente per promuovere la nascita di sinergie tra aziende, mercato, atenei e centri di ricerca per la realizzazione di nuovi prodotti e servizi a valore aggiunto.
Secondo studi promossi dall’Unione Europea infatti, la realizzazione del sistema satellitare Galileo, alternativo e più avanzato rispetto al GPS americano, permetterà di rispondere ai bisogni di utilizzatori potenziali in qualsiasi parte del mondo, creando un mercato compreso fra 275 e 300 mld di euro e di 3 miliardi di utenti. La realizzazione del progetto ha un costo valutato intorno ai 32-34 mld, ma potrà portare alla creazione di 100 mila nuovi posti di lavoro e a un mercato di apparecchiature e servizi di circa 10 miliardi all’anno.
Una prospettiva di crescita che riguarda direttamente Roma e il Lazio, sedi del primo Distretto Tecnologico Aerospaziale. Un Distretto storico, che vanta un patrimonio notevole: 5 miliardi di euro di fatturato, 30.00 addetti, 250 aziende che costituiscono realtà significative nelle diverse aree di competenza industriale di settore, 10 importanti Enti/Centri di ricerca, 5 centri tecnologici, 5 università e 3000 tra professori universitari, ricercatori e specialisti coinvolti in attività di ricerca aerospaziale.
Secondo Stefano Turi, direttore generale di Filas: “La scena internazionale presenta nuovi e sempre più agguerriti competitor, come India e Cina. Sarà perciò importante programmare una strategia competitiva che coinvolga le realtà industriali e amministrative del Distretto. Iniziative come Space2Land costituiscono la risposta a questa necessità e al contempo un naturale sviluppo in favore dell’impegno che, su mandato della Regione Lazio, Filas porta avanti in favore dei processi di innovazione e del trasferimento tecnologico”.
Il segnale satellitare, secondo il Libro Verde realizzato dall’Unione Europea, migliorerà radicalmente la qualità della vita: numerose le applicazioni future, in tutti i comparti dell’economia e della vita di ogni giorno.
Nuove le prospettive per la gestione delle emergenze su strada: con i sistemi di posizionamento dei veicoli sarà più semplice localizzare precisamente i luoghi degli incidenti, riducendo del 40-50 % i tempi di risposta dei servizi di pronto intervento e salvando in Europa circa 2.500 vite umane.
Facilitazioni anche per la protezione civile e per gli aiuti umanitari, dove la possibilità di localizzare beni, persone e risorse assume capitale importanza per le operazioni di soccorso. In futuro sarà possibile monitorare i movimenti delle persone che intervengono sul luogo della crisi, dare valutazioni più accurate dell’impatto del problema, fornire informazioni precise sulle difficoltà di accesso alle popolazioni colpite in aree isolate, potenziare la capacità globale di assistenza umanitaria.
Anche la gestione dei trasporti sarà rivoluzionata: alcune centinaia di migliaia di container sono già dotati di dispositivi GNSS di rilevamento e tracciamento che consentono alle imprese logistiche di offrire ai loro clienti servizi più veloci ed efficienti. È inoltre possibile monitorare i movimenti dei container a fini di sicurezza: se viene rilevata un’anomalia o se non vengono seguiti i percorsi predefiniti, il GNSS è in grado di rintracciare le merci e inviare i segnali di avvertimento e di allarme necessari. Innovazioni importanti anche per il trasporto di bestiame, con tecnologie che tuteleranno la salute degli animali e la nostra, come il sistema di identificazione dei bovini.
Evoluzioni importanti arriveranno anche per i trasporti su strada, attraverso sistemi di riscossione elettronica dei pedaggi, tariffazioni differenziate e servizi di trasporto intelligenti. Con l’evoluzione dei sistemi satellitari sarà inoltre possibile avere informazioni sempre più precise sul traffico e sugli itinerari in tempo reale: in questo modo si potranno evitare gli ingorghi e ridurre i tempi di spostamento (in una proporzione valutata tra il 15 e il 25 %) e, di conseguenza, le emissioni inquinanti.
Infine, numerose le applicazioni per migliorare la qualità dei trasporti nell’aviazione civile, nel settore marittimo e nei trasporti, con itinerari aerei più corti, accessi più rapidi agli aeroporti, maggior efficienza delle flotte aeree disponibili, sicurezza nella navigazione e nel trasporto ferroviario. (a.gu.)